Albania, rivolta al Cpr di Gjader, 10 migranti in cella di isolamento, 38enne georgiano con problemi psichiatrici trasferito in Italia

Il Viminale: "I 10 migranti non si trovano nel carcere, quello non è stato ancora costruito e non ospita nessuno"

10 migranti ospitati presso il Cpr di Gjader sono stati trasferiti in cella di isolamento dopo una "rivolta" in protesta al trasferimento in Albania in cui sono riportati danneggiamenti agli arredi, suppellettili e vetri rotti delle stanze del centro. Il Viminale ha specificato che la situazione è "rientrata" ed è ora "sotto controllo". Dei 40 migranti trasferiti nel paese balcanico, uno solo, un 38enne georgiano con problemi psichici è stato trasferito in Italia.

Albania, rivolta al Cpr di Gjader, 10 migranti in cella di isolamento, 38enne georgiano con problemi psichiatrici trasferito in Italia

Una "rivolta" ha scosso il Centro di Permanenza per i Rimpatri (Cpr) di Gjader, in Albania, in protesta per il trasferimento nel paese balcanico. Dei 40 migranti arrivati nel centro, 10 sono stati riconosciuti come responsabili della protesta che ha causato alcuni danni alla struttura con suppellettili distrutte e vetri rotti nelle stanze. I 10 migranti sono quindi stati trasferiti in cella di isolamento, "ma non nel carcere, quello non è stato ancora aperto" e non ospita nessuno, ha fatto sapere il Viminale che ha assicurato che la situazione è "sotto controllo". Una fonte vicina al Dal ha dichiarato che "Il Cpr non dipende dal ministero della Giustizia, il carcere sì. Non ci risulta che ci sia alcun detenuto in custodia nelle celle gestite dal reparto di Polizia Penitenziaria di stanza nel luogo adibito a carcere, che viene vigilato dai nostri come in un istituto penitenziario in Italia".

Nel frattempo, tra i 40 migranti trasferiti nel centro di Gjader, uno -un 38enne georgiano- è già tornato in Italia. Nonostante fosse rimasto per mesi nel Cpr di Bari-Palese senza che emergessero segnalazioni ufficiali, il migrante è stato improvvisamente dichiarato "non idoneo" alla permanenza in una comunità ristretta solo dopo il trasferimento in Albania. A farlo rientrare è stata la richiesta del suo legale, che ha sollecitato una nuova valutazione dalla cosiddetta "Commissione vulnerabilità", la quale ha stabilito l’esistenza di presunti problemi psichiatrici. Un rientro lampo che solleva interrogativi sull’efficacia dei controlli precedenti e sui reali criteri con cui viene gestita la vulnerabilità nei centri per il rimpatrio.