Il cuore del Colle batte per il 25 aprile: Mattarella pronto per celebrare la Liberazione - RETROSCENA ESCLUSIVO
Il Quirinale anticipa l'intervento per il pacemaker: una scelta anche istituzionale per essere presente alla più importante celebrazione della Repubblica
Sergio Mattarella ieri sera è stato sottoposto con successo all’impianto di un pacemaker presso l’ospedale Santo Spirito di Roma. Ricovero breve, esito positivo, “condizioni cliniche stabili e asintomatiche”, come recita il bollettino diramato dal Quirinale. Tutto secondo programma.
Ma tra i corridoi del potere romano – quelli dove il calendario non è mai solo un insieme di date – c’è chi fa notare che l’intervento fosse in realtà previsto più avanti. Il Quirinale avrebbe chiesto di anticiparlo. Questione medica, certo. Ma anche istituzionale. Perché, per legge, in caso di impedimento temporaneo del Presidente della Repubblica, a sostituirlo è il Presidente del Senato. Ignazio La Russa, per intenderci.
E così, con il 25 aprile alle porte, data in cui la presenza del Presidente alla cerimonia all’Altare della Patria è simbolicamente centrale, la scelta del Colle assume altri contorni. Troppo importante la Liberazione, troppo delicato quel palco tricolore per lasciarlo, anche solo pro tempore, a chi – come La Russa – non ha mai fatto mistero della sua rilettura della storia antifascista.
Al Quirinale lo sanno. Ogni gesto, ogni assenza, pesa. E se è vero che l’intervento era “programmato” è altrettanto vero che il tempismo ha un suo valore. Il pacemaker funziona. Anche il segnale politico.
Del resto, da nove anni a questa parte, il Presidente ha sempre onorato il 25 aprile in prima persona. E lo farà anche stavolta.