Laurea "falsa" del ministro Calderone, procura di Roma apre inchiesta ma senza indagati, lei: "Nessun reato, pronta a controdenuncia"

La procura di Roma ha aperto un'inchiesta in merito alla laurea "falsa" del ministro del Lavoro Marina Calderone, dopo l'esposto presentato dal professore universitario di Brescia Saverio Regasto sul percorso accademico della ministra. Alla Calderone viene contestata la laurea presa alla Link Campus University.

Laurea "falsa" del ministro Calderone, procura di Roma apre inchiesta ma senza indagati

I magistrati romani hanno aperto un fascicolo a modello 45, senza indagati e senza ipotesi di reato. A presentare l'esposto è stato il professore Saverio Regasto, ordinario di diritto pubblico comparato, che chiede di accertare se i titoli acquisiti, nel 2012 e nel 2016 dalla ministra, siano frutto di irregolarità e nel caso si possano configurare reati. I magistrati hanno aperto un fascicolo come atto dovuto.

L'esposto lungo tre pagine con 17 allegati, si concentra sugli esami di economia, che sarebbero stati dati anche due al giorno, presunte rette non pagate, dubbi sulla media (circa 26) e sul voto finale di Laurea (110 e lode). E poi l'incongruenza nei tempi tra l'iscrizione alla triennale (di cui non vi è traccia nell'Anagrafe nazionale dei laureati del ministero dell'Istruzione) e la magistrale.

La replica del ministro Calderone

Così in una nota il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone: "Prendo atto con grande soddisfazione di quanto comunicatomi dal mio legale, avvocato Cesare Placanica, ossia della determinazione del procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma che, con riferimento all'esposto presentato nei miei confronti in relazione al mio percorso universitario, ha sancito l'inesistenza di ogni ipotesi di reato e di conseguenza non ha iscritto alcun indagato nel registro delle notizie di reato. Per me, dopo tale autorevole avallo, pienamente conforme a quanto ho sempre sostenuto, la storia finisce qui. A questo punto ho il dovere di procedere per il reato di diffamazione per ogni malevola illazione contro la mia persona".