Re Carlo a Montecitorio per il discorso a Camere riunite, prima volta di un sovrano britannico in Parlamento: "Rafforzerò ancora di più l'amicizia con l'Italia"
Re Carlo III ospite in Parlamento per un discorso alle Camere riunite. È la prima volta di un sovrano britannico all'interno del Parlamento italiano
Re Carlo III e la Regina Camilla sono giunti, questa mattina, a Palazzo Montecitorio, accolti con tutti gli onori dal presidente della Camera, Lorenzo Fontana, dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, e da un picchetto interforze.
A seguire, il presidente Fontana ha incontrato i sovrani nella suggestiva Sala della Regina, dove sono esposti alcuni preziosi disegni originali e manufatti, tra cui il bozzetto dell’Aula parlamentare firmato dall’architetto Ernesto Basile.
Successivamente, nella Sala dei Ministri al piano dell’Aula, si è svolto un momento di saluto istituzionale con i componenti degli Uffici di Presidenza di Camera e Senato, insieme al ministro degli Esteri Antonio Tajani, in rappresentanza del Governo.
Alle 14.50, l’Aula ha ospitato la cerimonia ufficiale davanti alle Camere riunite: in apertura, l’esecuzione solenne degli inni nazionali del Regno Unito e dell’Italia da parte della banda interforze. A seguire, gli interventi del presidente Fontana, del presidente La Russa e, infine, di Sua Maestà Re Carlo III.
La cerimonia si è conclusa alle 15.40 circa, con l’uscita dei sovrani dall’ingresso principale di Montecitorio. Per l’occasione, sono stati accreditati circa 130 giornalisti e operatori dei media.
Il discorso di Re Carlo III alle Camere riunite
Un discorso carico di emozione, memoria e gratitudine quello pronunciato oggi da Re Carlo III alla Camera dei Deputati. In occasione della sua visita ufficiale in Italia, il sovrano britannico ha voluto esprimere, con parole sentite e anche un pizzico di ironia, la profonda stima che lo lega al nostro Paese.
“Spero di non rovinare la lingua di Dante”, ha esordito sorridendo, rompendo il ghiaccio con un simpatico accenno alla sua pronuncia italiana. Il Re ha poi sottolineato la speciale coincidenza della giornata, rivelando la sua personale gioia: “Sono felice di trovarmi nel vostro splendido Paese nel giorno del mio ventesimo anniversario di matrimonio”.
Il cuore del discorso, tuttavia, è stato dedicato ai legami storici, culturali e umani che uniscono il Regno Unito all’Italia: “Sono qui per ribadire la profonda amicizia tra il Regno Unito e l'Italia e impegnarmi a fare tutto quello che posso per rafforzarla ancora di più. I nostri legami risalgono a più di duemila anni fa, furono i romani a dare l'idea ai britannici di mettere sulle monete la testa di un re, quindi devo loro anche questo”.
Parole che hanno colpito per la loro sincerità e che hanno ricordato anche alcuni momenti significativi del suo rapporto personale con l’Italia: “Non dimenticherò mai la mia visita nel 2009 a Venezia per vedere il Teatro la Fenice restaurato, o ad Amatrice nel 2017 poco dopo il terremoto”.
Re Carlo ha inoltre voluto rendere omaggio alla memoria storica italiana, con un tributo commosso a una figura simbolo della Resistenza: Nel suo discorso alla Camera, re Carlo ha reso omaggio alla partigiana Paola Del Din. "Fu addestrata dalle forze britanniche e si lanciò con il paracadute per la sua missione 80 anni fa proprio oggi" ha detto, "pensiamo tutti a Paola celebrando il suo coraggio e i suoi 101 anni”.