Dazi Usa, Meloni in visita da Trump prima dell'arrivo di JD Vance; scontro con Francia su risposta Ue: "Alimentano tensioni"
La premier in viaggio a Washington per dirimere la questione tariffe con il tycoon; su di lei tutte le speranze Ue: "Chi ha rapporti personali fra i leader, ora è meglio che li usi"
La premier Meloni si recherà in visita a Washington per un incontro bilaterale con Donald Trump. Il viaggio si realizzerà nella settimana del 14 aprile e l'incontro si realizzerà attorno al 15 o 16 aprile, in tempo per Meloni per fare rientro in Italia ed accogliere il vicepresidente Vance in visita istituzionale nel paese. L'oggetto della riunione con il tycoon saranno sicuramente i dazi imposti dagli Usa all'Unione Europea al 20%. Sul tema e sulla contro risposta europea alle tariffe aleggia tensione tra Roma e Parigi che vorrebbe l'attivazione dello strumento anti coercizione economica per fronteggiare la guerra commerciale ma su cui Palazzo Chigi frena: "I francesi alimentano divisioni e pensano ai loro interessi".
Dazi Usa, Meloni in visita da Trump prima dell'arrivo di JD Vance; scontro con Francia su risposta Ue: "Alimentano tensioni"
Giorgia Meloni viaggerà a Washington nella settimana del 14 aprile per un incontro bilaterale con il Presidente Usa Donald Trump. Si ipotizza che la riunione tra i due leader possa avvenire intorno al 15 o 16 aprile, giusto in tempo per la premier per fare rientro in Italia dove dovrà accogliere la visita del vice presidente Usa JD Vance. Nei mesi scorsi la premier aveva dedicato "visite-lampo" al tycoon in due occasioni, per intervenire a livello diplomatico per la liberazione della giornalista Cecilia Sala detenuta in Iran e nella sua inaugurazione a Presidente Usa il 20 gennaio.
Questo incontro, alla luce delle nuove tensioni internazionali, sarà l'occasione per "mettere alla prova" la solidità del legame con il tycoon ed esplorare possibili soluzioni diplomatiche ai dazi generali imposti all'Unione Europea al 20% e ai dazi specifici nel settore automotive al 25%. Meloni, accolta da Trump, si troverà a dover mediare posizioni scomode come quella francese, dopo le recenti parole del Presidente Emmanuel Macron in cui aveva invitato a bloccare tutti gli investimenti in Usa. A tal riguardo Palazzo Chigi vuole mantenere una linea non allarmista e soprattutto non dare seguito ai francesi, accusati di "creare tensioni". Nello specifico, Roma sembra essersi opposta all'applicazione dello strumento anti coercizione dell'Ue, volto a reagire a misure commerciali svantaggiose. Un bilaterale pieno di sfide per la premier, su cui sembra concentrarsi tutta la speranza delle autorità Ue. "Chi ha il numero di telefono di Trump, chi ha rapporti personali fra i leader, ora è meglio che li usi" ha commentato Maros Sefcovic, Commissario europeo per il commercio, la sicurezza economica, le relazioni interistituzionali e la trasparenza.