Autovelox, dietrofront di Salvini sul decreto che omologava tutti gli apparecchi a partire dal 2017, il ministro: “Necessari ulteriori approfondimenti”
Sospeso il provvedimento elaborato per fare chiarezza dopo l'ondata di ricorsi, distinguendo tra dispositivi preesistenti e nuovi e riconoscendo automaticamente l’omologazione a quelli approvati dal 13 agosto 2017
Il ministro dei trasporti Matteo Salvini blocca sul nascere il decreto sugli autovelox annunciato solo venerdì scorso. Il dietrofront del ministro è stato necessario per fare chiarezza e ulteriori approfondimenti.
Stop alla Sanatoria sugli Autovelox: Salvini Blocca il Decreto
Sembrava cosa fatta, la sanatoria sugli autovelox attivi dal 2017 era pronta a diventare realtà con un decreto del Ministero delle Infrastrutture. Il provvedimento mirava a mettere ordine in un sistema caratterizzato da incertezze normative e da una valanga di ricorsi. Tuttavia, su indicazione del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, lo schema di decreto è stato sospeso per "ulteriori approfondimenti".
L’annuncio del decreto era stato dato dall’Asaps (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale), che ne aveva segnalato la notifica al sistema Tris dell'Unione Europea, poco dopo l’approvazione del decreto sull’alcolock. Il provvedimento, che avrebbe dovuto entrare in vigore a luglio, avrebbe messo la parola fine alle polemiche sollevate dalla recente ordinanza 10505/2024 della Corte di Cassazione.
Lo schema di decreto, composto da sette articoli e da un dettagliato allegato tecnico, definiva i criteri per l’omologazione, la taratura e la verifica dei dispositivi di rilevamento della velocità. L’elemento chiave era rappresentato dalle disposizioni transitorie: gli autovelox approvati in base al decreto del 13 giugno 2017 sarebbero stati automaticamente omologati, mentre tutti gli altri avrebbero dovuto seguire un iter di adeguamento prima di essere riattivati. A oggi, solo 12 sistemi risultano già omologati d’ufficio.
Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, ha espresso rammarico per la sospensione del decreto, sottolineando l’urgenza di una regolamentazione chiara per evitare il continuo annullamento delle multe, anche per eccessi di velocità significativi. "Troppi incidenti hanno avuto come causa la velocità", ha dichiarato Biserni, auspicando che si possa ristabilire un equilibrio tra il controllo della velocità e il rispetto delle regole da parte degli automobilisti.
Con il blocco del decreto, il futuro della normativa sugli autovelox rimane incerto. La questione resta aperta, con la necessità di trovare una soluzione che metta d'accordo sicurezza stradale e diritti degli automobilisti.