Caso Santanchè, al via discussione su Mozione di Sfiducia M5S alla Camera, assenti Lega e FI, Salvini: "Deve restare"

La mozione del M5S, firmata anche dal Pd, è stata discussa oggi alla Camera e votata in seguito; il centrodestra sceglie di rimanere in silenzio e lascia i banchi vuoti

Al via alla Camera la discussione sulla mozione di sfiducia, voluta dal Movimento 5 Stelle e sottoscritta anche dal Pd, che riguarda la ministra del Turismo Daniela Santanchè. Nell'aula hanno parlato solo le opposizioni: il partito della ministra, FdI, ha scelto di non intervenire, così come il resto del centrodestra. La Santanchè intanto ha affermato di essere "tranquilla" e di "continuare a lavorare".

Caso Santanchè, al via discussione Mozione di Sfiducia M5S alla Camera, assenti Lega e FI, Salvini: "Deve restare"

Alle 14 di oggi si è tenuta alla Camera la discussione sulla mozione di sfiducia per la ministra del Turismo Daniela Santanchè. La mozione, voluta dal M5S e sottoscritta anche dal Pd, arriva in merito al caso Visibilia per il quale il processo inizierà a Milano il 20 marzo. Le opposizioni in queste settimane avevano più volte chiesto le dimissioni della ministra, che però ha sempre dichiarato di essere innocente "ieri, oggi e domani" e di non aver mai ricevuto pressioni dal governo per "fare un passo indietro". Oggi, durante la discussione, sono state le opposizioni a parlare mentre il centrodestra sceglie in modo compatto di rimanere in silenzio; Lega, Forza Italia e FdI, partito della Santanchè hanno deciso di non intervenire nella discussione. La ministra del Turismo però afferma di essere "tranquilla" e di continuare a "lavorare normalmente". La mozione di sfiducia è stata discussa oggi alla Camera, ma sarà votata più avanti. Come riportano le carte, la votazione dovrebbe essere in programma per martedì, come ultimo punto all'ordine del giorno; facile quindi che questa possa slittare di qualche giorno. 

Le opposizioni intanto continuano ad attaccare la Santanché. La deputata del M5S Emma Pavanelli ha affermato che "è insopportabile la nonchalance con cui insiste nel rimanere in sella. Da un anno e mezzo ‘macchia' la dignità delle nostre istituzioni. Persino nel suo partito ormai la mal tollerano, deve lasciare". 

La seduta

I deputati della maggioranza non si sono presentati alla seduta delle 14. Pochi i deputati di FdI presenti, una decina. Accanto alla Santanchè vi era il ministro dei rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, il ministro per il Sud Nello Musumeci, e qualche altro esponente della maggioranza. Vuoti i banchi di Lega e Forza Italia. Nessun deputato di maggioranza ha parlato in aula.

Le opposizioni hanno criticato duramente la ministra del Turismo. Alla fine della seduta si sono uditi diversi "vergogna" rivolti alla Santanchè che ha scelto di non replicare alle parole dei partiti di opposizione. Il deputato Pd Toni Ricciardi, rivolgendosi a Giorgia Meloni ha detto: “Si tolga dall’imbarazzo e chieda definitivamente un passo indietro alla ministra Santanchè”. Vittoria Baldino, M5S, ha chiesto le dimissioni della Santanchè, "perché la sua permanenza rappresenta disonore per istituzioni che rappresenta, per le imprese che rappresenta e per il Paese intero”.

Il leader della Lega Matteo Salvini, a margine di una visita al cantiere del Villaggio olimpico di Milano-Cortina 2026, ha risposto ad una domanda sulla vicenda, affermando che “Uno è colpevole, se è condannato in tre gradi di giudizio. Non vedo perchè uno si debba dimettere per un avviso di garanzia o per un rinvio a giudizio“.