Zaia rilancia sul limite dei 2 mandati per i governatori: “Nessuna lezione da chi è da 30 anni in Parlamento”, poi attacco a Meloni

Il Presidente del Veneto Luca Zaia è tornato ad attaccare Fdi sulla suo possibile terzo mandato alla guida della regione

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia è tornato ad attaccare il governo Meloni sul limite dei due mandati per i presidenti di regione. Sono toni forti quelli del governatore del Veneto a margine di una conferenza sulla Sanità nella sua regione.

Zaia infatti ha dato seguito alle molte dichiarazioni degli ultimi giorni da parte dei leader locali della Lega sulla possibilità che il partito corra da solo alle prossime regionali senza la possibilità di ricandidare l’attuale governatore Zaia, ma soprattutto nel caso in cui Fratelli d’Italia imponga un proprio nome nella corsa alla carica di governatore.

“Che Fratelli d’Italia chieda il governo della Regione non è un atto di lesa maestà, ma bisogna capire quale sarà il punto di caduta di tutto questo. Non mi pare che questa regione sia stata governata male finora, ma se qualcuno dice che non è stata governata bene, allora è giusto che le strade si separino”, ha affermato Zaia, che nel corso delle sue dichiarazioni ha più volte ribadito il diritto dei veneti a scegliere il proprio candidato per Palazzo Balbi.

 Zaia rilancia sul limite dei due mandati per i governatori

Nelle sue dichiarazioni Zaia ha deciso di contrapporre il governo centrale di Roma che vorrebbe imporre dall’alto un suo nome, contro il desiderio dei veneti di scegliere per sé un proprio candidato. Lo ha fatto attaccando la volontà del governo di non derogare al limite di due mandati per la carica di governatore di regione, facendo leva sulla lunghezza della carriera politica di molti parlamentari che va ben oltre i due mandati.

“La questione del terzo mandato è un’anomalia tutta nostra. Io non perdo i sonni, ma è inaccettabile dire che si blocchino dei mandati ad amministratori eletti direttamente dal popolo altrimenti si creano centri di potere. Ed è stucchevole che la lezione venga da bocche che da 30 anni sono sfamate dal Parlamento”, ha attaccato il governato del veneto che si trova al potere da quindi anni.

Luca Zaia infatti si trova alla guida della regione veneto da 15 anni. È stato eletto per tre volte governatore, prima del 2010, nel 2015 e nel 2020, perché la legge regionale del 2012 che introduceva il limite dei due mandati non prendeva in considerazione il mandato corrente.

Il Veneto ha recepito il limite dei due mandati nel 2012

Il divieto di ricoprire per più di due volte la carica di presidente di regione è stabilito da una legge nazionale e più precisamente dall’art. 2 della legge 165/2004 che recita: “Le regioni disciplinano con legge i casi di ineleggibilità nei limiti dei seguenti principi fondamentali: […] f) previsione della non immediata rieleggibilità allo scadere del secondo mandato consecutivo del Presidente della Giunta regionale eletto a suffragio universale e diretto.

La legge però nel corso degli anni è stata costantemente disapplicata, con i giudici che hanno adottato un’interpretazione restrittiva della legge quadro che quindi non stabilisce di per sé il limite dei due mandati, ma piuttosto l’obbligo in capo alla regione di recepire la norma e legiferare in tal senso.

Il Veneto ha recepito questa legge nel 2012, stabilendo il vincolo dei due mandati proprio quando alla guida della Regione c’era Luca Zaia, la cui ricandidatura è quindi bloccata da una legge approvata proprio durante il suo secondo mandato.

Il fronte tra Zaia e De Luca

Un caso simile è quello del governatore della Campania Vincenzo De Luca che da mesi sta martellando il governo e il Partito Democratico sul tema del limite dei due mandati. In Campania però le leggi elettorali regionali non prevedono alcun limite al numero di mandati dei presidenti.

Proprio nei giorni scorsi Giorgia Meloni ha annunciato de il governo avrebbe impugnato davanti alla Corte Costituzionale la legge regionale della Campania, che nella visione del suo governatore permetterebbe la sua terza ricandidatura.

Il presidente del Veneto quindi aspetterebbe la possibile sentenza della Corte Costituzionale che se confermasse la possibilità di De Luca di candidarsi per una terza volta, aprirebbe la strada anche la candidatura di Zaia.

Un fronte inedito quindi quello di Luca Zaia, governatore veneto della Lega Nord e di Vincenzo De Luca, presidente della Campania in perpetua rotta con la segreteria del suo partito, il PD.

“Come diceva Eduardo de Filippo: prima adda passà ‘a nuttata. Ora siamo in una fase nella quale tutti parlano, ma poi ognuno deciderà cosa fare del proprio futuro. Lo farà la Lega e lo farò anch’io. Non auspico per forza di cose una corsa in solitaria, occorre fare sintesi delle diverse posizioni, ma ritengo fondamentale che prima di tutto vengano ascoltati i veneti e mi pare assurdo non farlo”, ha concluso il governatore veneto.