Germania, cade il governo, Bundestag nega fiducia a Scholz con 394 voti contrari, elezioni anticipate il 23 febbraio 2025
Il Bundestag ha respinto la richiesta di fiducia presentata dal cancelliere tedesco Olaf Scholz con 394 voti contrari, 207 favorevoli e 116 astensioni
Il Bundestag ha respinto la richiesta di fiducia presentata dal cancelliere della Germania Olaf Scholz, si va alle elezioni anticipate. Con 394 voti contrari, 207 favorevoli e 116 astensioni, il Parlamento ha negato al leader socialdemocratico il sostegno necessario per mantenere il governo, fissato a 367 voti. Traguardo troppo lontano da raggiungere, con la votazione che si è svolta per appello nominale, confermando una crisi politica già in corso dopo la rottura della coalizione "semaforo" tra Spd, Verdi e Fdp.
Scholz aveva motivato la sua richiesta di fiducia come un passo necessario per consentire nuove elezioni, in seguito al licenziamento del ministro delle Finanze Christian Lindner (Fdp), che aveva inasprito i contrasti interni alla coalizione. Il presidente federale Frank-Walter Steinmeier procederà ora allo scioglimento del Bundestag, aprendo formalmente il percorso per il voto anticipato previsto il prossimo 23 febbraio 2025.
Le prossime tappe e la situazione politica della Germania
Nonostante il respingimento della fiducia, Scholz rimarrà in carica con funzioni limitate fino all’insediamento del nuovo Parlamento. Durante questo periodo, il Bundestag potrà continuare ad approvare leggi solo se le necessarie maggioranze saranno trovate, un compito che appare difficile data la frammentazione politica attuale.
La Germania entrerà in gestione provvisoria del bilancio dal 1° gennaio, a causa dell’incapacità di trovare un accordo sul piano finanziario, uno dei motivi principali che hanno portato alla crisi della coalizione. Nel frattempo, Spd e Verdi hanno siglato un accordo di cooperazione per presentare mozioni comuni e mantenere un minimo di attività parlamentare, anche se le prospettive restano incerte.
I sondaggi attuali vedono la Cdu nettamente in vantaggio rispetto agli altri partiti, mentre Scholz cercherà di rilanciare la sua leadership puntando su temi chiave come l’aumento del salario minimo a 15 euro l’ora e il rafforzamento degli investimenti pubblici. L’opposizione, guidata da Friedrich Merz, ha già attaccato Scholz definendo il suo governo un fallimento e criticando la gestione della coalizione.