Basta il condono delle multe ai "novax" per scatenare il solito cafarnao. A conferma che non potremo mai abbassare la guardia

Schiumanti e rabbiosi come sempre, e si capisce: il vaccino, in sè inefficace e venefico, era, e resta, puro strumento di potere funzionale a fare e disfare alleanze per lo più oscene. La scienza ha sbugiardato i propagandisti, e questi insistono con l'arroganza del potere.

Basta il minimo sindacale di decenza, cancellare le multe ai vessati del vaccino, per scatenare il solito cafarnao, a conferma che non si arrenderanno mai, o tutti vaccinati e sterminati o morti vivi come ergastolani. I più esagitati sono i soliti: l'incatalogabile Speranza, la ex organizzatrice Ronzulli data come vera padrona della commissione farsa sul Covid, qualche propagandista dei giornali per lo più losco, e non può mancare la pletora dei virologi affaristi. Tutti con la bava alla bocca: “Un condono, uno scandalo, così si rafforza l'ideologia novax”. Ha ragione Borgonovo su “la Verità”, a questo punto è inutile inchiodarli alle loro falsità, se non sono bastate valanghe di smentite in senso scientifico non ce la fa manco il Padreterno. Dove poi finisca il fanatismo e dove il calcolo, è difficile dire: il direttivo della FDA americana è composto dai boss di Johnson & Johnson, Moderna, Pfizer, oltre all'ex onnipotente Fauci che Trump e il suo nuovo ministro sanitartio Kennedy jr vogliono portare al redde rationem; da cui la farsa dei “75 premi Nobel” che ne chiedono la rimozione anticipata. Kennedy è dannoso per la salute pubblica, sostengono: i vaccini no? Allora vediamo il bollettino delle sole ultime ore e solo in Italia. Muore il giovane calciatore Alessandro Borghi, 24 anni, di malattia fulminante; muore a 39 anni “per morte naturale” la maratoneta Marthe Katrine Myhre, anoressica fin da ragazzina, ma in improvviso e fatale peggioramento nell'ultimo anno; muore a Torrita di Siena una bambina di 13 anni che dice ai genitori “mi sento male” prima di cadere improvvisamente folgorata; muore a 37 anni l'attore spagnolo Josè de la Torre in conseguenza di “grave e improvvisa malattia”; muore a Roma una bambina di 9 anni mentre sta mangiando un piatto di gnocchi; muore a Fano un 17enne per epilessia improvvisa ed è il terzo in poche settimane nella stessa scuola, sempre per cause cardiache repentine; poi quella che si sveglia con un brufolo, non se ne cura ma il puntino rosso cresce a vista d'occhio rivelandosi un enorme tumore della pelle; il barista di 50 anni che accusa un infarto mentre recapita uno spuntino ma è fortunato perché la cliente è un medico che se ne accorge e lo salva. Dobbiamo continuare? Cosa hanno in comune tutti questi e migliaia di altri casi quotidiani che la cronaca non intercetta? Che sono tutti di gente vaccinata, magari a distanza di due, tre anni, il che non smentisce un bel niente perché è accertato che vaccinarsi equivale ad innescare una bomba nell'organismo che esplode quando vuole.

L'altra cosa in comune è che non ci saranno autopsie, non sia mai che si rilevi qualche nesso che obbliga a risarcire, ad ammettere; già bisogna ringraziare lorsignori che ha si degnano di abbuonare le multe ai “novax” della terza dose, esclusi gli incauti che le avevano pagate. Una misura ignobile, una delle tante di un regime totalitario che i guitti contro il ddl sicurezza “che lede la libertà democratica” allora non vedevano e se lo vedevano lo approvavano senza riserve. Dice il braccio destro di Kennedy jr a Marina Pastorelli de “la Verità”: “Lui combatterà la scienza corrotta”. In America, forse. In Italia non c'è da nutrire nessunissima illusione, comandano gli stessi e sono rabbiosi come sempre. Scomposti, analfabeti, ma schiumanti contro il rispetto elementare dell'integrità personale. Il vaccino dopo 4 anni, si conferma per quello che è sempre stato: uno strumento di controllo e di potere da imporre con misure eversive, totalmente inefficace, venefico, ma utile a comporre o sabotare alleanze, preferibilmente sconce. Un'arma politica, insomma. E più i morti crescono, più bisogna difendere la strage ignorandola e perfino rivendicandola.

I multati da Draghi non contagiavano, tanto meno uccidevano nessuno, era l'opposto, multivaccinati e pluricontagiosi, ammalati e trapassati. Pagano solo le vittime, insolentite anche dopo morte, pagano i parenti che li piangono, mi ha detto uno: ho avuto la famiglia sterminata e con chi resta evito di litigare, non ce le faccio più a farmi coprire di odio, di disprezzo solo perché mi sono salvato rifiutando la loro propaganda da invasati. Sali su un treno e trovi ancora gli alienati dietro una mascherina. Nella democrazia americana non mancano i difetti, ma almeno sono ancora capaci di voltare pagina quando occorre, di rimettere tutto in discussione; la democrazia italiana è infingarda, emolliente, schiumosa, un continuum di autoritarismo morbido che quando serve non esita a diventare violento, sudamericano. Non c'è una vera opposizione su niente, c'è un blocco unico che si spartisce la torta e fa le sue commissioni fumogene, mentre il filo rosso dell'intolleranza e dell'attitudine autoritaria non si spezza, al massimo si allenta un poco, a seconda del momento, per ragioni strategiche. Sul vaccino ogni occasione è buona per riscoprire le antiche nefandezze, l'ignobiltà che continua, e l'unica certezza è che non finirà mai, che per il tempo che resta dovremo difenderci non solo dalle conseguenze delle nostre ingenuità ma dall'attacco di chi vorrebbe tornare ad imporcele in base a logiche folli, di puro annientamento. E “chi” sono tutti, il blocco di potere è totale.