Votazione M5s, Conte batte Grillo un'altra volta, 80% di sì all'abolizione del ruolo del garante, via limite dei due mandati

Beppe Grillo sui suoi canali ha commentato citando il film The Truman Show, interpretato da Jim Carrey: "Casomai non vi rivedessi, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte"

Giuseppe Conte ha avuto la meglio su Beppe Grillo. Le votazioni bis sulle modifiche dello statuto del Movimento 5 Stelle richieste da Grillo si sono concluse con un esito chiaro: il quorum ha raggiunto il 65%, superando il risultato della consultazione precedente (61%) e segnando una partecipazione di 4.000 iscritti in più. Giuseppe Conte ha ottenuto il sostegno necessario per confermare due modifiche fondamentali: l’eliminazione del ruolo del garante e la cancellazione del limite dei due mandati elettivi. I due pilastri tradizionali del movimento.

Una partecipazione “addirittura più alta di due settimane fa” commenta il presidente del Movimento Conte sui social. “Ora si volta pagina. Il Movimento si rifonda sulle indicazioni arrivate dagli iscritti. Andiamo avanti con grande forza, con l'orgoglio di quel che abbiamo fatto, ma lo sguardo fisso nel futuro". L’appuntamento per i sostenitori è per oggi alle 16 sui social: "Scrivete nei commenti le vostre domande, proverò a rispondervi”, conclude.

Grillo e il tono ironico

Beppe Grillo sui suoi canali ha commentato citando il film The Truman Show, interpretato da Jim Carrey: "Casomai non vi rivedessi, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte". Nei giorni scorsi aveva inviato una lettera indirizzata alla segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, in cui proponeva ironicamente Giuseppe Conte come leader del Pd, accusandolo di aver trasferito milioni di voti dal M5s al partito progressista. “Conte ha già portato risultati tangibili: ha trasferito milioni di voti dal Movimento 5 Stelle al Pd, contribuendo in modo significativo al rafforzamento della vostra base elettorale", aveva affermato Grillo.

L'ex garante aveva anche annunciato la "morte" del movimento con un video a bordo di un carro funebre. “I valori del M5s sono scomparsi. Siete diventati un partito che non riconosco più”. E attacca Conte, definendolo il “Mago di Oz”, ed aveva invitato gli iscritti “ad andare a funghi”, invece di votare, invocando una diserzione di massa per salvare il Movimento.

Un nuovo capitolo per il Movimento

Conte si trova ora di fronte alla sfida di trasformare il Movimento in un partito strutturato, in grado di mantenere un’identità autonoma nell’area progressista senza diventare un semplice alleato del Pd. “Grillo si è allontanato dalla comunità e ne rivendica un diritto di patronato”, comportandosi come un “monarca assoluto”, ha affermato l’ex premier, respingendo l’ipotesi di scissioni. La priorità per Conte sarà costruire radici territoriali e consolidare l’organizzazione interna, mentre i consensi del movimento continuano a calare. Le tensioni tra i due leader non accennano a diminuire, ma la base sembra aver tracciato una linea chiara.