Al comando Trump II la vendetta, stavolta come il liberatore redivivo ancor più forte del suo potere (e della sua cerchia)
Ha vinto il ciuffo biondo i cui sostenitori fecero l’insurrezione a Capitol Hill nel 2021 e al quale la Corte Suprema ha riconosciuto l'eleggibilità in Colorado ed una parziale immunità presidenziale; ha vinto dopo essersi salvato da un proiettile
Ormai è quasi assodato, diciamo che è notizia certa: Donald J. Trump è il 47° Presidente degli Stati Uniti d'America , nonché in carica per la seconda volta, fatto eccezionale.
Grover Cleveland è stato l'unico Presidente nella storia degli Stati Uniti, fino a oggi, ad essere stato eletto per due mandati non consecutivi - nel periodo 1885/1889 e per altri 4 anni dal 1893 - venendo battuto nel mandato di mezzo da Benjamin Harrison al collegio dei Grandi Elettori, come funziona oltreoceano. Cicli e ricicli della storia quasi 140 anni dopo proprio con Trump? Verrà persino studiato sui libri di storia quest'uomo, sempre se i libri di storia ci saranno e si continuerà a studiare, cosa oggi messa in dubbio da qualcuno?
Impressionante la vittoria del Tycoon sulla Harris, incredibilmente estesa.
Secondo alcune stime, sarebbe stata una vittoria di genere: sembra che il numero di giovani americani di sesso maschile sostenitori di Trump sia cresciuto; sarebbe stato, invece, molto meno forte l'impatto al femminile ambito dall'ex vice Kamala, nonostante anche il supporto importante di tantissime star del mondo dello spettacolo.
Il discorso del neo eletto è stato piuttosto equilibrato, quasi moderato, forse apparentemente un po' meno trumpiano. Speriamo che questo sia un buon segnale, di certo rassicura chi non ha mai visto di buon occhio il signor Trump.
Il motto del biondo è "Trump will fix it".
Bene! A questo punto lo speriamo tutti. Soprattutto, avendo in mente il suo pensiero sul conflitto ucraino, in merito al quale ha asserito che, se fosse stato eletto, lo avrebbe risolto in 24 ore. Come? Lo vedremo.
La giustizia e Trump
Ricordiamo che all'imputato Trump, destinatario, alcuni mesi fa, della concessione di essere, come presidente, parzialmente immune oltre che eleggibile in Colorado - una decisione della Corte Suprema americana a proposito e a dispetto dei drammatici fatti di Capitol Hill del 6 gennaio 2021- è stata respinta la richiesta di tenere riservati, fino a dopo il recente voto, i documenti che il procuratore speciale Jack Smith ha raccolto contro di lui nel menzionato processo.
L'immunità parziale è tale, proprio perché relativa ai soli atti ufficiali, cioè alle azioni da lui compiute grazie ai poteri costituzionali attribuitigli nella veste di presidente; non è stata riconosciuta alcuna immunità, invece, per le azioni di Trump quale cittadino, candidato o, anche, leader della destra repubblicana, dunque non rientranti fra le prerogative presidenziali.
Il processo penale sull'insurrezione al Parlamento americano non si è concluso, ma, ora, con la rielezione di Trump alla Casa Bianca, è passibile di una decisione che il Presidente è autorizzato a prendere: quella di bloccarlo, in via definitiva.
Diversi i guai giudiziari di Donald, ma, dopo la corrente vittoria, cosa cambierà? Come si sa, il giudice Manhattan, Juan Merchan, l’ha condannato penalmente per la vicenda Stormy Daniels e Il prossimo 26 novembre è prevista la sentenza, con cui Trump potrebbe essere mandato 4 anni in carcere per i 34 capi di imputazione di falsificazione di documenti finanziari . Tuttavia i legali di Trump hanno fatto ricorso e il 12 novembre verrà presa una decisione in merito: la condanna verrà così annullata alla luce della decisione della Corte Suprema sulla parziale immunità concessa? Se verrà confermata, invece, gli stessi legali mireranno a un nuovo rinvio della sentenza. Del resto, ’insediamento del nuovo presidente avverrà fra 2 mesi e mezzo, il prossimo 20 gennaio.
Trump ha poi altri processi pendenti, statali e federali.
Quanto a quelli federali, lo stesso ha detto, in campagna elettorale, che, già il primo giorno di mandato, avrebbe “licenziato in due secondi” il procuratore Jack Smith. In realtà, perché ciò avvenga il presidente può solo nominare il nuovo ministro della giustizia. facendo poi cadere le accuse precedentemente presentate.
Quanto a quelli statali, è improbabile che i relativi giudici li facciano proseguire contro un presidente in carica.
Conclusione
Giustizia a parte, la speranza è globale che il 47° Presidente degli Stati Uniti d'America riesca a portare un pò di pace. Restiamo in attesa del 20 gennaio 2025.