Migranti in Albania, lunedì riparte la nave Libra, 9 mln € l’anno per l'alloggio dei 300 poliziotti in resort con piscina e spa

Lunedì prossimo ripartirà la nave Libra della Marina Militare per portare il primo ed effettivo carico di migranti in Albania dopo il decreto sui Paesi sicuri del governo. I centri di Glader e Shengjin saranno pronti ad accogliere i migranti che arriveranno e che dovrebbero restare nel Paese. Anche se il decreto è stato rimandato alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea. Intanto emergono nuovi particolari sui 300 agenti che alloggiano in Albania. Per loro la spesa prevista è di 9 milioni di euro l'anno. Sono infatti ospitati in hotel di lusso con piscine e spa.

Migranti in Albania, lunedì riparte la nave Libra, 9 mln € l’anno per l'alloggio dei 300 poliziotti in resort con piscina e spa

Il prossimo lunedì 4 novembre è una data chiave, in quanto dovrebbero arrivare i primi migranti in Albania dopo il decreto sui Paesi sicuri del governo. Un decreto che si è reso necessario in seguito alla sentenza del tribunale di Roma, che aveva rimandato indietro i migranti, in quanto provenienti da Paesi cosiddetti non sicuri, come Egitto e Bangladesh.

Verranno rimesse in moto le tre strutture a Gjader: quella per i richiedenti asilo, quella per i migranti da rimpatriare e il penitenziario. Sono oltre 300 i lavoratori impegnati in Albania tra traduttori, addetti alle pulizie, personale medico e infermieristico. E poi le forze di polizia. Sul sito del ministero della Giustizia è comparso l’appalto per il vitto a Gjader. 

Le quasi 300 forze di polizia italiane alloggiano in due resort a quattro e cinque stelle. Per un costo totale di 9 milioni annui. La convenzione comprende l’"alloggio in camera singola, ristorazione e servizi connessi e l’utilizzo esclusivo del ristorante Comfort Family". Per l'Uilpa "gli agenti sono in prefabbricati senza gli arredi più elementari".

"Si tratta della spesa massima stimata. E la scelta delle strutture è stata effettuata tenendo conto degli standard indicati dagli accordi sindacali", fanno sapere dal Viminale.