Dl contro aggressione medici, ok dal Cdm, arresto in flagranza di reato anche differita, Schillaci: "più tutela per tutti gli operatori"
Per contrastare i fenomeni di violenza nei confronti del personale sanitario: previsti anche 10mila euro di multa e aggravanti se il fatto è commesso da più persone riunite
Il Dl contro le aggressioni ai medici e sanitari ha ricevuto oggi l’ok dal Cdm: tra le altre, il decreto legge modifica l’articolo del Codice di procedura penale 380, cioè l’arresto obbligatorio in flagranza, rendendolo applicabile anche nelle quarantotto ore successive "alla condotta delittuosa inequivocabilmente provata da documentazione videofotografica". Il ministro della salute Orazio Schillaci ha parlato a margine del consiglio, affermando che "oggi abbiamo dato un'altra risposta concreta a tutela di medici, infermieri e di tutti gli operatori sanitari e sociosanitari. Con l'approvazione del decreto legge sulle aggressioni, è immediatamente applicabile l'arresto in flagranza di reato anche differita per chi aggredisce un operatore sanitario. Abbiamo mantenuto un impegno preso con chi ogni giorno si dedica con competenza e dedizione alla cura dei cittadini e non merita di essere oggetto di violenza", ha spiegato il ministro.
Cosa cambia nel Codice di procedura penale
Da Melito, al napoletano fino a Galatina, nel cuore del Salento, passando per Pescara: tutti luoghi che hanno visto casi di violenza ai danni di medici e paramedici, vittime di parenti o affini dei pazienti, scontenti del servizio sanitario offerto e che più volte hanno preso di mira il personale nelle relative strutture. Un'escalation che aveva indotto il ministro della Sanità Orazio Schillaci ad anticipare l'introduzione della misura nel recente Question time alla Camera, ribadendo l'impegno per un intervento legislativo d'urgenza che inserisca ogni atto di violenza di questo tipo tra quelli che giustificano l'arresto obbligatorio in flagranza di reato. Il ministro aveva anche dichiarato che i posti di polizia negli ospedali nell'ultimo anno sono aumentati da 120 a 196, mentre gli agenti sono passati da 299 a 432. Il decreto legge modifica l’articolo del Codice di procedura penale 380 (arresto obbligatorio in flagranza) e 382 bis (arresto in flagranza differita): si estende l'arresto obbligatorio in flagranza anche agli atti di violenza che causano lesioni personali ai professionisti sanitari o che producono danni ai beni mobili e immobili destinati all'assistenza sanitaria, con la conseguente compromissione del servizio pubblico erogato dalle strutture. Inoltre, si applica l'arresto obbligatorio in flagranza anche 'differito', ossia nelle quarantotto ore successive "alla condotta delittuosa inequivocabilmente provata da documentazione videofotografica". Ai fini dell'arresto "in flagranza differita" è necessario che la predetta documentazione attesti, in modo inequivocabile, la realizzazione della condotta criminosa e che l'arresto sia compiuto non oltre il tempo necessario all'identificazione del soggetto e, comunque, entro le 48 ore dalla commissione del fatto. La norma modifica anche l'articolo 365 del codice penale, prevedendo una pena aggravata per chi danneggia beni mobili o immobili all'interno o nelle pertinenze di strutture sanitarie o socio-sanitarie residenziali o semi-residenziali, pubbliche o private, compresi beni di medici e personale sanitario: reclusione da uno a cinque anni e multa fino a 10.000 euro, con la pena aumentata se il fatto è commesso da più persone riunite.