Ius Scholae, è spaccatura nella maggioranza, Tajani: "Essere italiano non è fatto di pelle", Foti (Fdi): "Non è nel programma", Lega posta video di Berlusconi: "No, grazie"
Tajani difende la sua posizione al Meeting di Rimini e respinge le critiche degli alleati: "Essere italiano, essere europeo, ed essere patriota non è legato a sette generazioni, ma a quello che sei tu", mentre Forza Italia appare sempre più vicina al Partito Democratico
Sullo Ius Scholae è nato uno scontro tutto interno alla maggioranza, dopo le parole pronunciate oggi 22 agosto dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani sulla legge per l’integrazione, al Meeting per l’amicizia tra i popoli di Rimini: "Essere italiano, essere europeo, ed essere patriota non è legato a sette generazioni, ma a quello che sei tu. Non sono né un pericoloso sovversivo né un estremista di sinistra, ma dico che bisogna guardare alla realtà per quella che è. Io insisto sulla formazione, sull'identità, sulla cultura, perché se tu accetti di essere europeo nella sostanza, sei italiano ed europeo non perché hai la pelle bianca, gialla, rossa o verde, ma perché dentro di te hai quelle convinzioni, perché vivi quei valori", ha affermato l’attuale leader di Forza Italia (Fi), nonché ministro dell’esecutivo a trazione Meloni. Parole che non sono piaciute ad altri esponenti della maggioranza di Governo, per primo ii capogruppo alla Camera di FdI (Fratelli d’Italia) Tommaso Foti, il quale ha ribadito la chiusura immediatamente dopo le parole del Ministro: "Ci sia consentito dire una cosa agli alleati", ha affermato, "nel programma di governo non c'è questo argomento e non c'è neanche nei singoli programmi dei partiti. Gli elettori hanno votato un programma: è legittimo discutere di questioni esterne al programma, ma c'è il fondato dubbio che questo sia un argomento speculare dell'opposizione per creare confusione nella maggioranza". Dal canto suo la Lega, dopo aver rilanciato un video del Cavaliere ospite da Fabio Fazio nel 2017, scrive sui suoi canali social: "Ascoltate le parole inequivocabili del grande Silvio. Ius soli e Ius scholae? No, grazie". Nei giorni scorsi vari dirigenti di Fi avevano sostenuto che Berlusconi fosse invece favorevole.
La risposta di Tajani al video pubblicato dalla Lega: "conosco bene il pensiero di Berlusconi"
La risposta di Tajani è arrivata a stretto giro, ancora dal palco della manifestazione organizzata da aderenti al movimento ecclesiale cattolico di Comunione e Liberazione: "Non faccio polemiche. Credo di conoscere bene il pensiero di Berlusconi e non credo che Berlusconi debba essere utilizzato per fare polemiche politiche. Io non ha fatto e non intendo fare polemica politica con nessuno. So quello che diceva Berlusconi e lui si riferiva a un percorso di studi di 5 anni. Noi diciamo che serve un corso di studio completo, quindi la scuola dell'obbligo fino a 16 anni con il raggiungimento del titolo. Questa è una linea che garantisce molta più integrazione di quella prevista dalla legge attuale".
Il botta e risposta con Fratelli d’Italia e la questione del programma
Dal palco del Meeting di Rimini, Tajani ha risposto anche a FdI nel merito della questione dei punti di programma: "Come ci sono altri punti che non sono nel programma di governo che vengono sottolineati da altri alleati, ne parliamo. Però non è che perché un tema non è nel programma di governo non se ne può parlare". Lo storico fondatore di Fi insieme a Berlusconi ha poi proseguito: "Ognuno ha diritto di dire quello che pensa. Io non impongo niente a nessuno, ma non voglio neanche che nessuno imponga qualche cosa a me, quindi sono libero di parlare". Il Ministro degli Esteri ha poi sottolineato: "Avere delle idee e discutere non significa essere contro, né essere ai ferri corti, né fare polemiche. Ognuno ha le sue idee, noi abbiamo la nostra identità e non rinunceremo mai alla nostra identità. Siamo parte di una coalizione, siamo leali. Io ho tanti difetti, ma certamente la lealtà è uno dei pochissimi pregi che ho. Sono sempre stato leale al centrodestra dal 1994 ad oggi", prosegue, "Quindi da questo punto di vista il governo può dormire sonni tranquilli per quanto riguarda Forza Italia. Siamo parte integrante del centro-destra, noi vogliamo però allargare i confini del centro-destra per far avere più voti al centro-destra".