M5s, è spaccatura tra Grillo e Conte in vista della Costituente, il garante: "Simbolo, nome e due mandati non si toccano", l’ex Premier: "Decidono gli iscritti"
Conte invoca una rifondazione radicale del Movimento, aprendo il dibattito su simbolo e regole, mentre Grillo difende l'immutabilità dei principi fondanti
Nel Movimento 5 Stelle (M5s) è spaccatura tra il garante Beppe Grillo e l’ex Premier, ora leader del partito, Giuseppe Conte: in vista della Costituente del prossimo fine ottobre 2024, infatti, il fondatore ha ribadito oggi 20 agosto in un post sul suo blog che "simbolo, nome e regola del limite al secondo mandato sono pilastri non negoziabili, non possono essere modificati a piacimento. Sono il cuore pulsante del MoVimento 5 Stelle, il nostro faro nella tempesta. Cambiarli significherebbe tradire la fiducia di chi ha creduto in noi", mentre l’ex Presidente del Consiglio ha risposto a Grillo sempre nella giornata di oggi, in un videomessaggio diffuso su tutti i suoi canali social e in cui afferma che "nessuno decide a priori su cosa si può deliberare... lasciamo che siate voi iscritti simpatizzanti a indicarci le soluzioni, voi a votarle. È per questo che potremo discutere di tutto, potremo rifondarci integralmente. Sì, anche il simbolo, anche la denominazione, anche le regole organizzative, quelle consolidate, potranno essere discusse, non ci sono gerarchie, io stesso mi metto da parte".
Nuove frizioni tra il Garante e il Leader: quale sarà il futuro del Movimento?
Attriti tra Conte e Grillo si erano già verificati in passato e si erano intensificati a fine luglio, quando i due si erano inviati delle lettere che esprimevano tutta la divergenza di opinioni: il fondatore e garante aveva chiesto un incontro prima dell’assemblea costituente, fissata per inizio ottobre, ma il Presidente aveva ribattuto che le decisioni spettano ora solo e soltanto alla base. Poi per giorni è regnato un lungo silenzio, fino alla riflessione pubblica di oggi fatta da Beppe Grillo sul suo blog: "Cari attivisti, portavoce e sostenitori del Movimento 5 stelle" - è l’esordio del garante nel post intitolato, non a caso, 'Il nostro DNA' - "ci troviamo a un crocevia fondamentale nella nostra storia, in cui dobbiamo riflettere sulle nostre radici e su ciò che ci ha unito sin dall’inizio. Quando abbiamo fondato il Movimento 5 stelle, io e Gianroberto, lo abbiamo fatto con un ideale chiaro: creare un’alternativa al sistema politico tradizionale". Il comico percorre un po’ la storia del M5s a partire dal 2013, quando "un grido ci ha spalancato una porta" dietro la quale "c’era un mondo nuovo", scrive Grillo. E "come ogni specie animale ci siamo dovuti adattare, per sopravvivere, e con poca agilità abbiamo dovuto convivere con chi quei territori li abitava da tempo e non voleva essere disturbato". Così, dice, hanno deciso di ancorarsi "a tre pilastri imprenscindibili: il nostro simbolo, il nostro nome e la regola del secondo mandato". Quindi, Grillo chiude mettendo i suoi paletti. L’assemblea costituente del 4 ottobre prossimo dovrà coinvolgere gli iscritti per parlare del futuro del Movimento. Ma, secondo il fondatore e garante, non potrà andare a toccare quelle che sono da considerare le fondamenta: "Questi tre nostri pilastri non sono in nessun modo negoziabili, e non possono essere modificati a piacimento", scrive in chiusura del lungo post.