Strage di Bologna, l’ex dem Paolo Bolognesi: "dichiarazione De Angelis arrivata a chi siede su poltrone importanti", Meloni: "crescente clima d’odio"
Durante la commemorazione per il 44esimo anniversario dell’atto dinamitardo, l’ex parlamentare PD e Presidente dell’Associazione Familiari Vittime della Strage aveva risposto in un intervento all’ex portavoce del presidente della Regione Lazio Rocca, Marcello De Angelis, professatosi certo dell’innocenza dei NAR condannati per la bomba, in un post dello scorso agosto 2023
Ieri venerdì 2 agosto, Bologna ha commemorato il 44esimo anniversario della Strage del 1980, quando una bomba detonò nella sala d’aspetto della stazione centrale del capoluogo emiliano, causando 85 morti e oltre 200 feriti. Un silenzioso corteo composto dai familiari delle vittime con in mano fotografie e striscioni aveva percorso le vie della città per chiedere giustizia e la verità su quell’atto terroristico, partendo da Piazza Maggiore, nel centro della città. Tra i partecipanti, si contavano anche il sindaco di Bologna Matteo Lepore, del Partito Democratico (PD), il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi (indipendente-cdx), la Presidente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo (PD), la segretaria dem Elly Schlein, i due candidati alle regionali, Elena Ugolini per il centrodestra e Michele De Pascale per il centrosinistra e il Presidente dell’associazione Familiari Vittime della Strage, l’ex parlamentare dem Paolo Bolognesi. Proprio Bolognesi, è impegnato in queste ore in un botta e risposta con la Premier Giorgia Meloni: al centro della discussione le parole dell'ex parlamentare e presidente dell’associazione per le vittime della strage che, in un intervento tenuto ieri sul palco della commemorazione, ne aveva approfittato per rispondere ad alcune dichiarazioni dell’ex portavoce del Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, Marcello De Angelis, dimessosi il 29 agosto del 2023 in seguito ad un post sulla piattaforma social Facebook in cui si diceva certo dell’innocenza di Mambro, Cavallini e Fioravanti, ex NAR condannati a vari ergastoli per i fatti dell’80 e altri atti eversivi.
Le parole di Bolognesi
"Il 5 agosto del 2023, Marcello De Angelis, portavoce del Presidente della Regione Lazio, ha pubblicato una dichiarazione in cui si diceva certo dell'innocenza di Mambro, Fioravanti e Cavallini per la strage di Bologna, aggiungendo," aveva detto il presidente, "che magistrati e istituzioni lo sanno e mentono sapendo di mentire… De Angelis ha presto ritrattato, parlando di semplici dubbi, ma la sua dichiarazione ignobile e falsa è comunque arrivata, come messaggio forte e chiaro, alle orecchie di chi, camerati di ieri, oggi siede su poltrone importanti" ha aggiunto l’ex deputato PD. Bolognesi aveva poi chiuso il suo intervento rispondendo così alle "falsità" dell'ex portavoce di Francesco Rocca: "Il tentativo di riscrivere la storia repubblicana cancellando le responsabilità del mondo neofascista non passerà". Dopo le parole di Bolognesi, la Premier Giorgia Meloni aveva aggiunto in corsa una risposta furente in fondo alla nota istituzionale destinata ai familiari delle vittime della strage di Bologna, rilasciata nella giornata di ieri sul sito di Palazzo Chigi, ma l’ex deputato PD aveva rincarato la dose: "Non credo che dire le cose che ho detto dal palco del 2 agosto sia una follia o un attacco: è tutto nelle sentenze, soprattutto nell’ultima sentenza di primo grado sui mandanti". Dunque, lo scrittore ed ex parlamentare dem non ha ritrattato le parole che ieri hanno fatto da miccia allo scontro con la Presidente del Consiglio. Proseguendo, ha aggiunto: "voglio dire alla Meloni che le vittime siamo noi, non sono loro. Non cominciamo a cambiare i ruoli, perché a chi ha provato a cambiare i ruoli in questa vicenda è andata molto male, come a Ciavardini e Bellini. Fare la vittima con le vittime va molto male, specialmente in questa piazza… la reazione di Meloni non me l’aspettavo nel modo più assoluto, mi sarei aspettato piuttosto che usasse parole che andassero verso una normalizzazione della situazione, non certo che attaccasse le vittime".
La risposta di Giorgia Meloni "in extremis" nella nota di Palazzo Chigi indirizzata alle vittime
la Presidente del Consiglio ha risposto in extremis alle parole di Bolognesi, apportando modifiche alla nota istituzionale di Palazzo Chigi in occasione del 44esimo anniversario dell’atto terroristico (scaricabile o visionabile in pdf in calce all’articolo), sottolineando che accusare il governo di avere tra le sue fila "stragisti e golpisti" è "totalmente inaccettabile, mette a rischio lo stesso concetto di democrazia. Che immagine diamo del nostro Paese all’estero? Chi vuole incendiare la situazione fino a far perdere il controllo, tanto che qualcuno fuori di testa possa anche pensare 'eccola, lei è il capo di quelli che hanno ammazzato gente innocente a Bologna, ammazziamo pure lei'?". Insomma, non la prende bene la Premier che non ha voluto replicare alle parole di Bolognesi in una nota ad hoc o a voce, ma proprio nel messaggio che "come tutti gli anni manda per ricordare e onorare le vittime della peggiore e più vergognosa strage terroristica avvenuta in Italia". La nota dunque, stava già arrivando prima delle parole dell’ex dem, ed era molto più istituzionale. La Meloni ha aggiunto che si sente "profondamente e personalmente colpita dagli attacchi ingiustificati e fuori misura che sono stati rivolti, in questa giornata di commemorazione, alla sottoscritta e al Governo", per poi denunciare eventuali rischi che secondo lei frasi del genere potrebbero arrecarle personalmente: "È pericoloso, anche per l’incolumità personale di chi, democraticamente eletto dai cittadini, cerca solo di fare del suo meglio per il bene di questa Nazione". In chiusura la Meloni ha lanciato un monito: "Credo che in questo clima di crescente odio, le parole e i gesti stiano sfuggendo di mano anche alle persone più avvedute. Mi appello a tutti perché si torni all’interno di una cornice di normale dialettica in quella che, grazie ai sacrifici di tanti, è ormai una democrazia solida e matura". Naturalmente nella nota resta ancora la condanna per l’atto dinamitardo in sé e la solidarietà espressa ai parenti delle vittime, ma anche tale passaggio in cui ci si rifà alle sentenze che "attribuiscono" a formazioni neofasciste l’attentato era stato considerato troppo morbido da esponenti del centrosinistra.
Di seguito il testo integrale della nota rilasciata ieri sul sito di Palazzo Chigi:
Dichiarazione_del_Presidente_Meloni_in_occasione_del_44_anniversario_della_strage_di_Bologna___wwwgovernoit.pdf