Elezioni Regionali, l'Emilia-Romagna chiede il voto il 17 e 18 novembre, i Dem puntano sul sindaco di Ravenna Michele De Pascale
"A partire ad questa settimana gli uffici della Regione Emilia-Romagna formalizzeranno la domanda per la data indicata e attendiamo la risposta della Corte d'Appello di Bologna per le prossime settimane", ha spiegato la presidente facente funzioni Irene Priolo
L'Emilia-Romagna si prepara ad andare al voto. "Abbiamo incontrato il presidente della Corte d'Appello di Bologna, il dottor Oliviero Drigani, e abbiamo condiviso l'indizione delle elezioni regionali per il 17 e 18 di novembre". Sono le parole del presidente facente funzioni della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, spiegando che "a partire ad questa settimana gli uffici della Regione Emilia-Romagna formalizzeranno la domanda per la data indicata e attendiamo la risposta della Corte d'Appello di Bologna per le prossime settimane".
Elezioni Regionali, l'Emilia-Romagna chiede il voto il 17 e 18 novembre, i Dem puntano sul sindaco di Ravenna Michele De Pascale
Intanto è tempo anche di prepararsi per le nuove elezioni. Dopo l'addio di Bonaccini, i Dem hanno trovato il degno sostituto in Michele De Pascale, sindaco di Ravenna. "Darà l'idea di quanto siamo robusti per poter andare in mare aperto con un salto generazionale evidente", ha detto Bonaccini. "De Pascale ha una lunga esperienza amministrativa, oltre che politica, e questo è un grande aiuto, altrimenti si fa fatica a capire cosa fare. Lo conosco molto bene ha grandi qualità sia umane sia amministrative, speriamo che la proposta che uscirà dalla Direzione Regionale possa essere la base per costruire una coalizione larga. Con De Pascale siamo in buone mani, sarà più bravo di me".
Le dimissioni di Bonaccini dopo l'elezione in Europa
Con il suo sbarco in Europa, Stefano Bonaccini ha dovuto lasciare l'incarico di governatore della regione Emilia Romagna. Ai tempi, Bonaccini disse: "Sono stati 10 anni complicati tra pandemia, alluvione, terremoto. Dieci anni che vedono questa Regione più forte di prima: non so quante altre realtà possono dire la stessa cosa. La popolazione è aumentata di 21mila persone, la forza lavoro è cresciuta di 62mila unità, abbiamo 130mila occupati in più, il tasso di disoccupazione è sceso a meno del 5% e il Pil cresciuto di oltre il 10%: sono numeri impressionanti. Sono molto contento del Tecnopolo di Bologna, la cosa di cui vado più orgoglioso in assoluto. Siamo diventati il sistema più dinamico che vede il suo cuore nella ricerca e nell'innovazione. Ma investire sulle persone resta la nostra priorità - ha aggiunto Bonaccini in aula -, dobbiamo combattere ed eliminare i divari di genere, sociali e territoriali".