Il PD della Schlein non perde il gustoso vizio delle tasse: Elly rilancia l'idea della patrimoniale

Le ultime ore di fuffa da spiaggia e chiacchiericcio, sono state il palcoscenico della nuova roboante proposta di una segreteria Dem ormai allo sbando

Potete dire quel che vi pare, ma la Schlein mi sta simpatica. Non so per quale bislacco motivo, sarà per il suo ricordarmi il giovane Roger Waters dei Pink Floyd che furono, sarà per il suo naturale e non voluto fare il verso al Mascetti di Amici Miei a suon di supercazzole, non lo so, ma sicuramente non mi fa antipatia. 

Certo è che, nel deserto programmatico di una sinistra che vede nella Salis il suo riscatto, almeno Elly due risate me le regala. 

Vi ricordate tanti anni fa quando le grandi città erano tappezzate di manifesti firmati Rifondazione Comunista con tanto di yatch e la scritta "Anche i ricchi piangono"? 

Erano i tempi del Governo Prodi e dei primi passi di quella iattura della patrimoniale. 

Bene, a distanza di oltre 20anni, il PD del 2024 cosa fa? Va a ripescare il leit motiv di Bertonitti per rilanciare una non ben precisa giustizia sociale. 

Questo ha dichiarato nelle ultime ore la Segretaria del PD: "Ci vuole una nuova patrimoniale". 

Complimenti per l'originalità cara Elly, ci mancava un'idea straordinaria come questa, vero? Alla Schlein vorrei chiedere chi gliele suggerisce queste idee straordinarie. 

Peccato che anche come slogan sia una scelta mediocre. Sapete per quale motivo? Perché Elly non conosce, o fa finta di non conoscere i dati. 

Detto che solo il 5% dei contribuenti dichiara più di 55mila euro annui, e i veri ricchi sono meno del 2% di questo 5%, converrete con me che stiamo parlando di aria fritta. 

In che misura una patrimoniale potrebbe risollevare le sorti di questo Paese? Semplicemente risulterebbe un'inutile scelta di propaganda che colpirebbe pochissimi al solo scopo di buttare fumo negli occhi degli elettori. 

Vincenzo De Luca, dove sei?

Di Aldo Luigi Mancusi