Decreto svuotacarceri 2024 oggi in Cdm, sconti di pena e affidamento a comunità esterne per contrastare il sovraffollamento

Il decreto legge risponde con misure urgenti al problema del sovraffollamento delle carceri, ne parlano il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il viceministro Paolo Sisto

Nella giornata di oggi, durante il Consiglio dei Ministri programmato per le 17, si tratterà anche del decreto "Svuotacarceri". Pene alternative per i detenuti per reati minori, possibilità di affidamento dei detenuti a comunità esterne e possibilità di far scontare la pena ai detenuti stranieri nei propri paesi d’origine saranno le misure che verranno prese in discussione.

Decreto svuotacarceri 2024 oggi discusso al Consiglio dei Ministri

L’esigenza di portare sul tavolo di discussione la questione legata alle carceri emerge da un problema di sovraffollamento carcerario, ormai ben noto. Secondo dati aggiornati, in Italia si hanno 61.480 detenuti per 51.234 posti regolamentari. Inoltre, anche la situazione psicologica e sociale dei reclusi è allarmante. Quest’anno si è già verificato un elevato numero di suicidi in carcere: 51 detenuti si sono tolti la vita solo entro il mese di giugno e si teme di superare i numeri del 2022, quando si erano verificati 85 casi di suicidio.

Le misure in materia penitenziaria, penale e in materia di diritto ed esecuzione civile sono dunque urgenti. Il viceministro della Giustizia Paolo Sisto mette in luce il problema ed evidenzia come questo affligga anche gli agenti che lavorano nelle carceri, sottoposti a intenso stress psicologico. A confermare le sue parole, il dato secondo cui da gennaio anche tra il personale della penitenziaria si sono verificati cinque casi di suicidio. Dice così il ministro: "È evidente che nel nostro Paese esiste un problema carceri e riguarda sia i maggiorenni che i minorenni. Sappiamo che esiste un problema di strutture su cui occorre agire situazione per situazione", e continua: "Inoltre sono in arrivo duemila nuovi agenti nella polizia penitenziaria, nella consapevolezza che gli agenti spesso sono 'detenuti insieme ai detenuti', sottoposti a stress davvero gravosi".

Si prevedono sconti di pena e affidamento a comunità esterne, pene scontate nei paesi d'origine per detenuti stranieri

Per questo il decreto Svuotacarceri prevede come obiettivo la velocizzazione del procedimento per lo sconto della pena, nonché l’utilizzo di pene alternative. Inoltre, si prevede, ove possibile, l’affidamento a comunità esterne, di cui verrà stilato un elenco nazionale, dove i detenuti, oltre che ricevere un domicilio, potranno svolgere un percorso di formazione e di reinserimento sociale. Un altro punto del decreto riguarda la folta presenza di detenuti stranieri nelle carceri italiane. Quasi 20mila reclusi sono di origine straniera e la percentuale aumenta nel caso di detenuti minori, se 266 minori su un totale di 555 all'interno degli istituti penali per minorenni sono stranieri. Una soluzione per contrastare il sovraffollamento delle carceri sarebbe quella di far scontare la pena a tali detenuti nei paesi d'origine.

Si esprime così il ministro della Giustizia Carlo Nordio: "Dobbiamo lavorare molto sulle comunità sia per i detenuti per reati minori sia per i tossicodipendenti che molto spesso sono più malati che criminali. Dobbiamo far scontare la pena agli stranieri nei loro Paesi di provenienza. Noi abbiamo quasi 20mila reclusi stranieri. Se riuscissimo anche solo per la metà a concludere accordi con i Paesi di origine per far scontare lì le pene, avremmo già quasi risolto il problema".