Nomine Ue, Fitto in pole per vicepresidenza Commissione ma Meloni pensa alla rottura: "Esclusa dal negoziato, pronta a un gesto clamoroso"

Di fatto, l'Italia è stata esclusa dall'accordo, che arriva prima del vertice dei leader europei che si terrà domani e venerdì a Bruxelles. Per convincere Meloni a votare i tre nomi scelti per i top jobs, l'idea è quella di offrire all'Italia un ruolo di peso in Europa

L'Italia è pronta a ricevere una vicepresidenza di peso in cambio del voto a von der Leyen. Si parla della poltrona di vicepresidente della Commissione Europea. Tuttavia Giorgia Meloni è stata 'fatta fuori' dalle nomine Ue. Scholz, Macron e si sono accordati prima del prossimo Consiglio Ue. Per questo, secondo alcune ricostruzioni, la premier starebbe pensando ad un "gesto clamoroso".

Nomine Ue, Fitto in pole per vicepresidenza commissione ma Meloni pensa alla rottura

I nodi sono ancora da sciogliere ma pare che l'attuale ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR Raffaele Fitto possa essere il nome giusto. Il fatto che la premier sia stata esclusa dalla partita delle nomine Ue, che vede il bis di von der Leyen alla Commissione Ue, Antonio Costa al Consiglio Ue e Kaja Kallas come Alto rappresentante della politica estera, non è un fattore di poco conto. Un fattore che magari oggi Meloni spiegherà nella sua comunicazione alle Camere. P"otevano aspettare il vertice che si apre domani per ufficializzare la decisione, potevano avere più rispetto per un Paese fondatore dell’Unione, hanno deciso di andare avanti senza di noi, a questo punto nulla è più scontato, nemmeno il sostegno parlamentare del gruppo Ecr a un secondo mandato di Ursula von der Leyen", avrebbe confidato.

Dito puntato anche verso Schlein, che avrebbe osteggiato l'entrata del suo gruppo in maggioranza: "È una follia antipatriottica. C’è il rischio, visto il metodo che hanno scelto, che arrivino delle sorprese clamorose, per quanto ci riguarda può anche saltare tutto e accadere che un’intera classe dirigente delegittimata dal voto, che pensa di continuare a dettare l’agenda, vada a casa".

Di fatto, l'Italia è stata esclusa dall'accordo, che arriva prima del vertice dei leader europei che si terrà domani e venerdì a Bruxelles. Per convincere Meloni a votare i tre nomi scelti per i top jobs, l'idea è quella di offrire all'Italia un ruolo di peso in Europa.