G7 Puglia, aborto prima revocato e poi confermato in bozza, accordo sull’Ucraina: 60 mld € di fondi sequestrati russi
Al G7 in Puglia sono attesi i capi di Stato di Stati Uniti, Germania, Francia, Italia, Regno Unito, Canada e Giappone. Nella bozza finale dovrebbero esserci nuove sanzioni contro la Russia
Il G7 in Puglia, precisamente a Borgo Egnazia, parte oggi e terminerà il 15 giugno. Sono attesi i potenti della terra, Meloni, Biden, Trudeau, Scholz, Macron, e perfino Zelensky. Diversi i temi su cui discutere e sui quali si è aperto un mezzo caso nelle ultime ore. Ne è l'esempio il punto riguardante il diritto all'aborto, prima revocato e poi confermato in bozza. C'è poi l'accordo per l'Ucraina: 60 miliardi di euro di fondi russi da destinare a Kiev.
G7 Puglia, diritto all’aborto prima revocato e poi confermato in bozza, accordo sull’Ucraina: 60 mld € di fondi russi
Al G7 in Puglia sono attesi i capi di Stato di Stati Uniti, Germania, Francia, Italia, Regno Unito, Canada e Giappone. Ma anche il presidente turco Erdogan, il collega brasiliano Lula e quello argentino Milei, Abdallah II re di Giordania, il primo ministro indiano Modi, il segretario generale dell'Onu Guterres con quello dell'Ocse Mathias Cormann; e Kristalina Georgieva, direttore operativo del Fondo Monetario Internazionale, Ajay Banga, presidente della Banca Mondiale e ancora presidenti arabi e africani, dagli Emirati alla Mauritania.
Nella bozza finale dovrebbero esserci nuove sanzioni contro la Russia da parte degli Usa e la firma di un accordo per la sicurezza con Zelensky. Stati Uniti che sembrano essere veri e propri protagonisti del vertice, considerando la mole di misure: ci sono anche più armi per l’Ucraina, richiesta di stop al sostegno della Cina a Putin, via libera al piano Usa per la tregua a Gaza.
Come detto prima, secondo fonti europee era sparito il punto nel quale si garantiva "un accesso effettivo e sicuro all'aborto". Per + Europa "il governo italiano ha provocato tensioni internazionali facendo cancellare dalla bozza finale un riferimento fondamentale all'aborto. Il passaggio eliminato affermava "l'importanza di preservare e garantire un accesso effettivo all’aborto sicuro e legale", una mossa che ha scatenato l'ira di Ue e Francia. In passato, Giorgia Meloni aveva assicurato che non avrebbe mai toccato la libertà di scelta delle donne sull'aborto. Tuttavia, le sue azioni raccontano una storia diversa".
Secondo l'Italia "gli Sherpa" stavano "ancora trattando". Tra i temi che tratteranno i potenti della Terra ci sono anche Gaza e i rapporti tra Oriente e Occidente.