Pignedoli "Nei primi cento giorni massimo impegno su pace, caso Assange e difesa della libertà di stampa"
Intervista alla deputata 5 Stelle candidata alle elezione Europee nel Nord-Est
Sabrina Pignedoli, canditata alle europee a nord-est, conferma il suo impegno sui temi concreti legati al green non dimenticando poi il ruolo del cittadino in Europa, la pace anche nella martoriata Gaza e i sanguinosi tagli alla sanità.
Ci sono ancora molti ostacoli alle riforme green, come vi porrete il Europa?
Un recentissimo dossier di una ong colloca il Movimento 5 Stelle ai primi posti in Europa per l'attenzione all'ambiente. Personalmente ho ottenuto una valutazione di 19.2 punti su 20. Quello che farò è proseguire su questa strada. Non possiamo fermare la transizione ecologica. Ricordo che solo in Italia sono 80mila le morti premature collegate all’inquinamento.
Quale Europa immagina per i prossimi anni dove il cittadino sia veramente al centro?
Dovremmo iniziare con l'attribuzione del potere di iniziativa legislativa al Parlamento Europeo, unica istituzione UE votata direttamente dai cittadini. Personalmente ho dato voce alle istanze del territorio attraverso numerose interrogazioni alla Commissione Europea. Ci sono anche le petizioni che permettono ai cittadini di sottoporre delle richieste al Parlamento. Ciononostante, dobbiamo dare ancora maggiore spazio alla voce dei cittadini, semplificando i siatemi per presentare leggi europee di iniziativa popolare.
A che punto siamo con il caso Assange? Come spingerà anche in Europa su questo dossier?
Purtroppo l'Unione Europea sul caso Assange è assente. Nel 2022 sono riuscita a portare il fondatore di WikiLeaks nella terzina dei finalisti al Premio Sacharov del Parlamento Europeo e ciò ha permesso a Stella Assange di essere invitata ufficialmente a Strasburgo a parlare del caso. Ho anche organizzato una mostra e un dibattito su Assange all'interno del Parlamento Europeo. Ora l’Alta corte inglese ha dato ad Assange la possibilità di presentare appello contro l’estradizione, un risultato positivo, ma è vergognoso che debba attendere in una cella di massima sicurezza dove è rinchiuso da cinque anni senza alcuna sentenza di condanna.
Anche oggi il massacro a Gaza non si ferma. Quale iniziative devono essere prese rapidamente?
L'Unione Europea è la grande assente su questa guerra. La sua assenza politica e diplomatica di fronte al massacro palestinese è un fatto gravissimo. Bisogna arrivare a un cessate il fuoco immediato e all'unanime riconoscimento dello stato di Palestina. Poi sarà necessario lavorare per fare in modo che i diritti dei palestinesi vengano rispettati.
Si va sempre più verso un'Europa militarizzata. Cosa ne pensa?
È esattamente la direzione opposta verso cui dovrebbe andare l’Europa. Ricordiamo che l’Unione europea è nata per la pace, non si possono spendere milioni di euro in armi e poi tagliare servizi essenziali ai cittadini, come la sanità. La pace deve venire prima di tutto e non si raggiunge con le armi ma con l’autorevolezza che l’Europa dovrebbe avere nei tavoli diplomatici.
In cosa si impegnerà se eletta nei primi cento giorni?
Massimo impegno sulla pace, sul caso Assange e la difesa della libertà di stampa. In Europa la stampa è minacciata dalle querele temerarie, dalle concentrazioni editoriali e dall'ingerenza dei governi. E l’Italia ne è un caso emblematico. Poi occorre lavorare molto per rendere l’Europa più sociale e vicina ai cittadini anche alla luce dei cambiamenti che arriveranno con l’intelligenza artificiale, sarà importante evitare l’aumento dei divari.