Elezioni europee, a Padova fila unisex gender fluid ai seggi "per non imbarazzare i trans", FdI: "Non hanno altro a cui pensare"
Padova segue Milano. Il consigliere leghista Ubaldo Lonardi si è detto "profondamente indignato, è un'indicazione assurda"
Le elezioni europee sono alle porte ed anche Padova si prepara, a modo suo. Via a file separate per uomini e donne e dentro quelle unisex gender fluid. Il perché lo ha spiegato l'assessora Benciolini: "Molte persone in transizione hanno segnalato questa problematica, dicendo di non voler andare a votare perché si sentono a disagio. Anche in virtù della mozione approvata in consiglio, abbiamo deciso di adottare questa soluzione. Le legge prevede che gli elenchi siano divisi in uomini e donne, con un po' di buona volontà, nel rispetto di tutti, credo che anche questa disposizione potrebbe essere cambiata".
Elezioni europee, a Padova fila unisex gender fluid ai seggi "per non imbarazzare i trans"
Un vero e proprio vademecum padovano distribuito ai presidente dei seggi: "Fermo restando che le liste per legge sono divise in maschi e femmine, invitiamo a non suddividere tra le file per non creare difficoltà a quelle persone il cui aspetto non corrisponde al genere anagrafico indicato sui documenti ufficiali, ovvero di transizione".
"Ci hanno fatto sapere che si tratta di cittadini che non si recano alle urne proprio per evitare queste situazioni di disagio".
Il "modello Milano"
La decisione del comune di Padova non è un unicum. Anche Milano (ovviamente) guidata dal sindaco Beppe Sala ha deciso di intraprendere questa direzione. Anche qui, la decisione è stata presa per evitare ipotetiche situazioni di imbarazzo per le persone trans e non binarie. Il Comune di Milano ha suggerito ai presidenti di seggio di organizzare una sola fila per tutti.
La protesta dell'opposizione
L'opposizione non gradisce (eufemismo). Così la capogruppo della Lega Eleonora Mosco: "Non condivido assolutamente questo tipo di scelta - ha scandito l'esponente del Carroccio -. Confido nel buon senso dei presidenti di seggio perché possano rispettare la legge e non subiscano questo imposizioni arbitrarie. Ritengo che l'amministrazione dovrebbe farsi carico dei veri problemi dei padovani".
Il consigliere leghista Ubaldo Lonardi si è detto "profondamente indignato, è un'indicazione assurda".