02 Giugno 2024
L'Italia deve riconoscere lo Stato della Palestina? Il Giornale d'Italia ha lanciato un sondaggio su questo tema e sin dalle prime ora la risposta era chiara: sì per l'87% dei votanti.
Con il voto di Spagna, Irlanda, Norvegia e Slovenia sono saliti a 143 i Paesi che hanno riconosciuto lo Stato della Palestina e vogliono dunque la realizzazione di due Stati. Sono moltissimi gli italiani, fra i quali anche molti artisti, che chiedono in massa che il governo faccia il passo.
Spagna, Irlanda, Norvegia e Slovenia hanno riconosciuto lo Stato della Palestina, come avevano anticipato in precedenza. Sono 143 i Paesi nel mondo che si sono espressi in tal senso.
A fine maggio anche Malta aveva firmato una dichiarazione congiunta a riguardo. La Slovenia si espressa proprio nei giorni scorsi, votando per il sì e nei prossimi giorni dovrebbe arrivare anche il voto di Malta, portando a 144 su 190 i Paesi rappresentati alle Nazioni Unite favorevoli al riconoscimento della Palestina.
Con l’aggiunta di Spagna e Irlanda diventano nove i Paesi membri dell’Unione Europea che hanno riconosciuto ufficialmente lo Stato palestinese. L'Ue si è mostrata divisa su questo tema. Parigi ha affermato che il riconoscimento della Palestina “non è un tabù”, ma che al momento non ci sono le condizioni affinché questa misura possa essere effettivamente utile. Per Berlino il riconoscimento deve avvenire solo successivamente al raggiungimento della soluzione dei due Stati, ma c'è chi sostiene che potrebbe volerci troppo tempo, con un numero di vittime civili e innocenti ancora maggiore. In Italia, il ministro degli Esteri Antonio Tajani si è detto favorevole alla nascita di uno Stato palestinese, ma a fine guerra e con amministrazione dell’Onu. L’Alto rappresentante dell’Ue Josep Borrell ha riferito di aver “preso atto” della decisione di Spagna e Irlanda e si è impegnato a lavorare per raggiungere una posizione comune nell’Ue.
Che cosa deve fare l'Italia? Deve riconoscere lo Stato della Palestina unendosi ai 143 Paesi che hanno già votato a favore? Secondo l'esito del nostro sondaggio sì.
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