Premierato, Giorgia Meloni: "Se riforma non passa chissene, io non lascio", poi su guerra in Ucraina: "Armi Nato a Kiev? Prudenza"

"Non so perché il segretario Nato Stoltenberg dica una cosa del genere, penso che bisogna essere molto più prudenti", il pensiero del premier

Dal premierato a Toti passando per la guerra in Ucraina e Medioriente (e tanto altro ancora). Giorgia Meloni ha avuto modo di toccare vari temi ed esporli in modo piuttosto chiaro ed esplicito durante la sua ospitata a In mezz'ora. Partendo proprio sull'inchiesta che vede coinvolto il presidente della Regione Liguria, il premier ha sottolineato: "In merito alle dimissioni, solo lui può dare una risposta, solo lui conosce la verità. Finché non ho tutti gli elementi non posso dare una risposta seria".

Premierato, Giorgia Meloni: "Se riforma non passa chissene, io non lascio"

Durante l'intervista, Giorgia Meloni ha parlato del premierato e del relativo referendum. "Non mi fa paura l'idea del referendum e non lo considererò mai un referendum su di me ma sul futuro del Paese - ha detto il premier - Mi chiedono se non passa il referendum è un problema...chissene importa. Sono pronta a dimettermi qualora venisse bocciato il referendum? No. Io arrivo alla fine dei 5 anni e chiederò agli italiani di essere giudicata. Se la riforma non passa gli italiani non l'avranno condivisa. Tutto il resto sono speranze della sinistra". 

Tra gli altri argomenti toccati, il premier ha parlato della situazione finanziaria del Paese e degli impegni presi a livello europeo. "Il patto di stabilità ha una fase temporanea di rientro, è sostenibile sulla carta. Il disastro è nei 220 miliardi di buco per aver ristrutturato prevalentemente seconde case" con il Superbonus, ha aggiunto. Il premier ha quindi spiegato che in ragione della misura del Superbonus, "oggi ci troviamo in difficoltà su moltissimi altri fronti. Il governo farà di tutto per mantenere i suoi impegni".

"Consiglio a Stoltenberg maggiore prudenza"

Giorgia Meloni ha poi risposto a Stoltenberg, il quale ha chiesto che le armi inviate dall'occidente siano utilizzate per colpire il territorio russo. Il premier ha voluto far emergere il suo pensiero, ossia la necessità di maggiore prudenza. "Non so perché il segretario Nato Stoltenberg dica una cosa del genere, penso che bisogna essere molto più prudenti, fermo restando che la Nato deve mantenere la sua fermezza. Sono molte le dichiarazioni discutibili. Ricordo Macron. Io consiglio maggiore prudenza. È importante che la Nato continui a mantenere il sostegno all'Ucraina per raggiungere la pace".

"Israele rischia di infilarsi in trappola Hamas"

Rimanendo sul tema delicato delle guerre, il premier ha parlato anche del conflitto in Medioriente. "Quello che io vedo è che Israele rischia di infilarsi esattamente nella trappola che i fondamentalisti avevano confezionato: quella trappola era costringere Israele a una rappresaglia sul territorio di casa che fosse molto forte perché la strategia del fondamentalismo è storicamente quella di isolare Israele. Questo sta accadendo sul piano internazionale, sta accadendo nelle nostre opinioni pubbliche e credo che è per questo che si debba ribadire, anche nei confronti di Israele, la necessità di rispettare il diritto internazionale - ha detto il premier -. Noi dobbiamo continuare a lavorare per un cessate il fuoco sostenibile per rilascio di tutti gli ostaggi, penso che dobbiamo scongiurare un attacco un ingresso israeliano a Rafah. Penso che dobbiamo rafforzare l'Autorità nazionale palestinese se si vuole costruire una prospettiva stabile e duratura di pace anche per il Medioriente. E' una parte il lavoro che sta facendo l'Italia".

"In Ue non sono disposta a maggioranza con sinistra"

Infine, Giorgia Meloni non ha potuto esimersi dal tema delicato delle elezioni europee. "Non sono abituata a dare le patenti di presentabilità. Il mio obiettivo è costruire una maggioranza alternativa. L'obiettivo è una maggioranza di centrodestra e mandare la sinistra all'opposizione in Ue. Penso che le maggioranze arcobaleno producano solo compromessi a ribasso e non possiamo permetterci un'Europa debole", ha detto Meloni parlando della possibile maggioranza alla guida della prossima Commissione Ue. "Io non sono disposta a fare maggioranza con la sinistra, tutto il resto si vede".