Premierato, scontro Meloni-Schlein a Trento, la premier: “Riforma necessaria, o la va o la spacca, non scaldo sedie”, la Dem: "Indebolisce Quirinale"

"Si tratta di una riforma che farà saltare l'equilibrio tra i poteri dello stato, sicuramente ne esce indebolito il Presidente della Repubblica", ha aggiunto Schlein

Scontro a distanza al Festival dell'economia di Trento. Giorgia Meloni ed Elly Schlein tornano a lanciarsi frecciatine e questa volta il tema è il Premierato. Giorgia Meloni ha fatto sapere che non è la sua riforma ma che comunque serve al nostro Paese. "Si tratta di una riforma necessaria in Italia, o la va o la spacca: ma nessuno mi chieda di scaldare la sedia o di stare qui a sopravvivere, non sarei la persona giusta per ricoprire questo incarico", ha detto la premier. 

La replica della Schlein non si è fatta attendere. Esattamente due ore e mezzo dopo, sempre sul palco del Festival dell'economia di Trento, è salita la segretaria del Pd, Elly Schlein. "Sul premierato mi potrà rispondere e mi risponderà", ha detto la Dem, provocando Meloni. "Si tratta di una riforma che farà saltare l'equilibrio tra i poteri dello stato, sicuramente ne esce indebolito il Presidente della Repubblica, i cui poteri per noi non vanno cambiati né toccati". Schlein poi ha toccato anche il tema del lavoro, dopo che la premier aveva detto poco prima che "la segretaria del Pd ci ricorda i disastri della sinistra al governo, ci dovrebbe dire cosa ne pensa dei risultati portati da loro".

Schlein ha quindi ironizzato: "Sull'autocritica del Pd sono campionessa mondiale, altrimenti non avrei vinto quelle primarie". Poi ha attaccato: "Chiedo io a lei: dopo 19 mesi di governo, per quanto tempo intende scaricare le responsabilità sui governi precedenti anziché assumersi le sue?". Infine, Elly Schlein ne ha approfittato per rilanciare l'invito a Giorgia Meloni per un confronto, visto che quello organizzato a Porta a Porta non si farà: "Io sono sempre disponibile al confronto con Meloni, dovunque e comunque". Confronto che comunque non ci sarà. Si dovrà aspettare quello vero del 9 giugno: l'esito del voto.