Senato, presentato il libro di Geronimo Cardia "Il gioco pubblico in Italia: riordino questione territoriale e cortocircuiti istituzionali"

Il volume fornisce il quadro dei principi di distribuzione del gioco pubblico, e mette in luce possibili soluzioni per evitare la paralisi delle gare pubbliche

Si è tenuta presso la sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica, su iniziativa del Sen. Massimo Garavaglia, Presidente della Commissione Finanze e Tesoro, la conferenza stampa di presentazione del libro dell'Avv. Geronimo Cardia, "Il gioco pubblico in Italia: riordino questione territoriale e cortocircuiti istituzionali".

Il volume fornisce il quadro dei principi di distribuzione del gioco pubblico, affronta l’impatto nel tempo della normativa regionale e comunale sull’ordinamento giuridico nazionale e mette in luce evoluzioni, cortocircuiti istituzionali e possibili soluzioni per evitare la paralisi delle gare pubbliche per le concessioni in scadenza, dando seguito all’indagine del 2016 (“La Questione Territoriale – Il proibizionismo inflitto al gioco legale dalla normativa locale”, edito da GN Media).

L'obiettivo del volume

L’obiettivo è quello di fornire gli strumenti necessari per affrontare consapevolmente la stagione del riordino del comparto che, dopo una serie di tentativi non perfezionati come quello dell’Intesa tra Stato e Regioni raggiunta nel 2017, in questi mesi è stato annunciato con la Delega Fiscale della Legge n. 111 del 9/8/2023 ed avviato con l’attuazione del riordino della distribuzione del gioco online. In primo piano gli interessi pubblici che presuppongono l’esistenza ordinata ed efficace del comparto: tutela dell’utente, legalità, gettito erariale, impresa e occupazione, senza dimenticare equilibrio tra concessioni e stabilità di sistema.

Le verticali distributive di gioco sono diverse. Secondo i dati del settore, la rete generalista del territorio, quella fatta di bar e tabacchi e che in particolare mette a terra le AWP (apparecchi e slot), è quella che raggiunge più di 6mila degli 8mila Comuni presenti in Italia, così garantendo i più ampi presidi di legalità. Si pensi, infatti, che il gettito erariale riveniente dall’intero comparto (dati 2022) è di 11 miliardi di euro all’anno, di cui 1 dal gioco online e 10 dal territorio (5,9 in particolare dagli apparecchi che sono quelli maggiormente colpiti dai distanziometri e dalle limitazioni di orari espulsivi), benché giocate online e giocate sul territorio sostanzialmente si equivalgano. La rete generalista (di bar e tabacchi) porta i prodotti di Stato e dunque la legalità in oltre 6.000 dei circa 8.000 comuni italiani; l’utente può essere tutelato anche con l’esperienza di chi già distribuisce prodotti importanti come il tabacco ed i superalcolici; il comparto conta migliaia di imprese, soprattutto sul territorio, con i suoi 140.000 lavoratori (sul totale dei 150.000 di tutto il sistema).

I dettagli della presentazione

Oltre al Sen. Massimo Garavaglia e all'Avv. Geronimo Cardia, hanno partecipato al convegno: Tommaso Miele, Presidente aggiunto della Corte dei Conti; On. Andrea De Bertoldi, Componente Commissione Finanze della Camera; On. Marco Osnato, Presidente Commissione Finanze della Camera (in video); Mario Lollobrigida, Direttore giochi Agenzia delle Dogane e dei Monopoli; Emmanuele Cangianelli, Presidente EGP-Fipe (Confcommercio); Domenico Distante, Presidente SAPAR; Armando Iaccarino, Presidente Centro studi AS.TRO (Confindustria); Gennaro Parlati, Presidente ACMI. La moderazione è stata affidata ad Alessandro Bertoldi, Direttore Esecutivo dell'Istituto Milton Friedman.

Le parole del Sen. Massimo Garavaglia

Bisogna porre delle regole e garantire equilibrio. Nella concorrenza, con regole sane, tutelando le aziende, sia italiane che estere, sia piccole che grandi. Se poniamo in essere regole 'stupide' finiamo col favorire certe aziende a scapito di altre. E serve un equilibrio anche nei prodotti. È necessario equilibrio anche fra l'online e il fisico, e affronteremo con equilibrio il riordino del gioco fisico. Ricordo i tempi in cui ero assessore all'Economia della Regione Lombardia e coordinatore della commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni; Pier Paolo Baretta era il sottosegretario all'Economia e alle Finanze ed eravamo arrivati a un passo dal riordino, ma poi saltò tutto. Ora non si parte da zero, anzi, suggerirei di ripartire da quella base, dall'intesa raggiunta nel 2017, lavorarci, con lo scopo di arrivare a un equilibrio senza ipocrisia. Una chiave è data dalla compartecipazione degli enti territoriali al gettito del gioco, che verrà valorizzata con il riordino del gioco fisico perché questo responsabilizza” - È quanto affermato dal Sen. Massimo Garavaglia, Presidente della VI Commissione Finanze e Tesoro del Senato della Repubblica.