Il ko del PD in Basilicata dovrebbe far riflette i Dem e la coalizione di centrosinistra, ma tutti attendono l'ancora di salvataggio del dopo europee

Mentre la Schlein continua ad affondare sorridendo, è interessante notare come nessuno dentro e fuori il Partito Democratico apra bocca, tutti silenziosi in attesa dell'ultimo tracollo

Tra le mura della Segreteria al Nazareno non si sente volare una mosca, il silenzio la fa da padrone. Il motivo? In realtà le parole da dire sarebbero tante, i malumori sono presenti, ma si preferisce attendere ancora qualche settimana per la resa dei conti

E se il sogno della Schlein di avere il suo nome sul simbolo è durato quindici lunghissimi minuti, la sua poltrona è più resistente, ma ormai traballa.

Il risultato in Basilicata ha suonato come un presagio. Quel 56% a 42% ha avuto le sue ripercussioni interne, ma taciturne a esclusione di qualche dirigente locale che proprio non ne può più. C'é chi cerca di dare la colpa a Conte, così come chi punta il dito contro la coppia Calenda - Renzi, ma la boutade non se la beve nessuno. 

Sì, è vero, il centrodestra ha stravinto anche grazie ad Azione e Italia Viva, ma qui parliamo di un distacco veramente pesante che non può essere ricondotto al colpo fortunato di due partitini che nello scacchiere nazionale contano veramente poco. 

La verità è una e una sola: ove anche il PD non perdesse per semplice vocazione, la Schlein sarebbe comunque un deterrente per la vittoria

Elly non è mai stata digerita dai militanti dal primo momento, così come non ha cercato, o non è stata in grado, di tirar fuori un solo straccio di idea di sinistra. Metteteci poi un linguaggio ai limiti dell'incomprensibile e il gioco è fatto. 

Ora, a poche settimane dal nuovo appuntamento alle urne, il PD ha capito che forse è meglio non cambiare niente, lasciando le mani libere alla Schlein così da usare il suo scalpo per acquistare una nuova verginità, l'ennesima, magari offrendo il posto allo scalpitante Vincenzo De Luca o a qualche vecchia gloria tipo Rutelli che, alla peggio, un sussulto di amarcord lo regala. In ogni caso, il nuovo Segretario sarà una salvezza.

Di Aldo Luigi Mancusi