Vito Bardi al GdI: "Renzi e Calenda valore aggiunto, ideologia green dell'Ue smentita dalla realtà, serve l'Alta velocità in Basilicata" - ESCLUSIVA

Urne aperte, domenica 21 e lunedì 22, in Basilicata per il rinnovo di giunta e parlamento regionale, il centrodestra ripresenta il governatore uscente, intervistato dal Giornale d'Italia, con la novità dell'alleanza con Renzi e Calenda

Basilicata, ci siamo. I lucani saranno chiamati ad eleggere il nuovo parlamento regionale e di conseguenza il nuovo governatore. Che per il centrodestra sarà l'attuale inquilino di via Vincenzo Verrastro, Vito Bardi, intervistato dal Giornale d'Italia per parlare dei temi che relativi alla Regione. 
Cosa ne pensa del supporto di Renzi e Calenda?
"Noi abbiamo un programma dettagliato sul quale siamo riusciti ad allargare la coalizione. Dall'altra parte hanno bruciato 10 candidati. La politica è una cosa seria e alla fine ci siamo incontrati sulle cose da fare per il futuro della Basilicata".
Come sono i rapporti con Salvini e la lega che a febbraio sembrava propendere per un altro candidato?
"Ottimi. I rapporti all'interno della coalizione sono sempre stati buoni, i rapporti personali anche meglio, non abbiamo mai anteposto le questioni personali agli interessi dei lucani". 
Il caos nel campo largo per la scelta del candidato può favorirla?
"I lucani sono rimasti inorriditi da questa sinistra che ritiene la Basilicata una regione di Serie B. Ovviamente gli errori della sinistra ci hanno aiutato, è inutile negarlo". 
La Basilicata è la più grande riserva petrolifera d'Italia, se vince la sinistra cosa pensa possa succedere?
"La sinistra non ha un'idea di Basilicata, ma il tema non si pone. Il centrodestra vincerà perché i lucani non vogliono tornare indietro".
Come vede la situazione giunta in Puglia e i ruoli di Emiliano, Schlein e Conte?
"Ho grande rispetto per i travagli altrui, mi pare che la Basilicata non porti bene a Schlein e Conte, che dopo aver fatto disastri qui, adesso stanno replicando lo stesso film anche in Puglia". 
Possiamo essere energicamente indipendenti dalla Russia? Se sì con quali costi e tempi?
"L'indipendenza energetica non si costruisce in un anno. Serve una grande strategia europea, con un mix di fonti, che possa dare forza e respiro al progetto europeo. La prossima legislatura europea andrà fortunatamente in direzione diversa da quella uscente, intrisa di ideologia green, smentita dalla realtà". 
Ponte di Messina: può generare benefici anche in Basilicata?
"A noi serve l'Alta velocità. Poi va bene tutto, il Ponte sullo Stretto era il sogno di Silvio Berlusconi e sarebbe un grande segnale che l'Italia darebbe al mondo intero".