Elisabetta Belloni al G7 studierà da Premier, è lei la carta coperta per il dopo Meloni: Gradita a Usa e Quirinale, nemmeno Fratelli d'Italia oserebbe dire di no - ESCLUSIVA

Ha raccolto consensi unanimi la nomina dell’ambasciatrice Elisabetta Belloni come sherpa G7/G20 del Presidente del Consiglio, permanendo nell'attuale incarico di Capo del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. Un cambio in corsa con l’ambasciatore Luca Ferrari (in arrivo in Israele), a presidenza italiana già avviata e con il summit dei leader oramai praticamente alle porte, a metà giugno in Puglia. Quella che è stata vista come una mossa a sorpresa, in realtà nasconde molto di più. La Belloni, che stava per entrare nella corsa alla presidenza della Repubblica nel 2022 (fortemente sponsorizzata da i due "trumpiani" d'Italia Salvini e Conte - la terza anche se attualmente "dormiente" è Giorgia Meloni) ora occuperà uno dei posti chiave a Palazzo Chigi.

La Belloni gode di un’ampia stima all’estero e non sono pochi coloro che hanno visto dietro la sua nomina la mano statunitense che, ricordiamo, è stata determinante per l'approdo di Giorgia Meloni a palazzo Chigi. Proprio per questo la Belloni sarebbe stata messa in questa posizione delicata anche per poterla tenere pronta in caso di necessità. È donna, ma quel che più conta è che nei mesi del G7 potrà farsi le ossa e studiare da Premier perché si guarda già al dopo europee e molti i palazzi del potere di qua e di là dell'Atlantico cominciano a scommettere su un cambio di guida a palazzo Chigi nei prossimi mesi.

Se Giorgia Meloni dovesse fare un passo di lato, costretta dal mutato scenario internazionale piuttosto che da un'economia che stenta a decollare la Belloni sarà pronta a raccoglierne le redini per dare vita ad un governo tecnico, sostenuto da una maggioranza diversa e più larga di quella attuale. Gradita a Stati Uniti e Quirinale (Biden ma anche Trump) e con importanti rapporti in Vaticano (a cominciare dal cardinale Parolin) sarà difficile per chiunque, anche per Giorgia Meloni che l'ha appena promossa a capo della più grande vetrina internazionale che l'Italia possa oggi offrire, dire di no all'attuale capo del Dis se nei prossimi mesi servisse dare un nuovo governo al paese.