L'ira di palazzo Chigi: le parole di Mattarella sui manganelli hanno influenzato le elezioni in Sardegna

Per Fratelli d'Italia c'è Sergio Mattarella dietro la sconfitta del candidato di Giorgia Meloni in Sardegna

Giorgia Meloni se potesse farebbe tranquillamente a meno di Sergio Mattarella. E questa non è una grande novità. Da mesi gira voce tra i bene informati del freddo glaciale tra i due. D'altra parte la riforma del premierato, al di là delle smentite di rito è un siluro piazzato sotto la poltrona del Quirinale. E lo sanno benissimo entrambi. Stavolta però se possibile le cose sono ancora peggiori.


Perché stavolta i big di Fratelli d'Italia attribuiscono la sconfitta in Sardegna alla "discesa in campo" del capo dello Stato ovvero alla recente uscita di Sergio Mattarella contro i manganellatori della polizia. Dapprima le immagini in televisione sui social con i ragazzini picchiati brutalmente, fotogrammi assolutamente devastanti per l'immagine del governo. Poi la durissima e irrituale presa di posizione del Capo dello Stato che ha richiamato duramente all'ordine il presidente del Consiglio e il Ministro degli Interni. Il tutto a poche ore dal voto in Sardegna. Non per niente Giorgia Meloni, a differenza di Matteo Piantedosi, si era guardata bene dal consentire al Quirinale di divulgare la telefonata che pure c'era stata con Sergio Mattarella.


Così ora dalle parti di Fratelli d'Italia sono assolutamente convinti che se sabato scorso non ci fosse stata l'uscita di Mattarella sulle manganellate di Pisa le elezioni in Sardegna non sarebbero finite come sono finite. "Non ci vuole nulla a spostare poche migliaia di voti" ripetono da palazzo Chigi. Sempre più convinti che quei voti siano stati spostati più che da Salvini e il voto disgiunto dalle manganellate di Pisa e dalla conseguente "discesa in campo" del Capo dello Stato. Un uomo che, è bene ricordarlo, è sempre al top nel gradimento degli italiani e quindi sempre molto ascoltato.