Piersilvio Berlusconi sogna un rassemblement "liberal" e centrista con Zaia, Renzi e spezzoni di Forza Italia - ESCLUSIVA

Il piano segreto del figlio del Cavaliere

Tornano prepotentemente a girare nel “ Palazzo” le voci di una discesa in politica di Piersilvio “Dudi” Berlusconi (e considerata quanto è blindata la comunicazione di Mediaset è molto difficile che girino senza che i capi di Cologno ne siano consapevoli). La motivazione è (o sarebbe) sempre la stessa: insoddisfazione non tanto per Antonio Tajani personalmente ma per il fatto che (un po’ per scelta è un po’ per circostanze esterne) ha creato una Forza Italia a trazione meridionale (campano/ calabrese); voglia di essere protagonista (magari mettendo a disposizione le sue reti televisive) nel ricreare uno spazio “ liberal” che possa andare da Zaia a Renzi; voglia di segnare una più marcata distanza dalla Premier (che ad Arcore non è stata mai troppo amata anche con Il Cav in vita e ora continua a non esserlo).


D'altra parte sul fatto che Piersilvio abbia tendenze "liberal" non ci sono dubbi, basti vedere cosa ha fatto a Mediaset con l'ingresso di Bianca Berlinguer e la corte a Fabio Fazio. Adesso il rampollo di famiglia vorrebbe porsi come referente di una nuova area politica che metta assieme Renzi, Zaia (con il quale parla spesso ed è in ottimi rapporti) e spezzoni di Forza Italia. Inutile sottolineare che tale iniziativa potrebbe provocare un vero e proprio terremoto all'interno del governo Meloni e nella Lega di Matteo Salvini. Insomma, Piersilvio Berlusconi auspica la nascita di un rassemblement centrista in vista delle prossime elezioni politiche al quale potrebbe aggiungersi, perché no, anche quell'Urbano Cairo che, come già anticipato sulla base di nostra autorevolissime fonti, ha in programma di scendere in politica l'anno prossimo, nel 2025.