Giorgia Meloni critica Elkann ma poi fa come Stellantis delocalizzando i Cpr in Albania. Sanremo, per la prima volta nella storia del Festival non ci sarà la giuria demoscopica. Antonio Di Bella "benedetto" dei Vescovi. Il sit in di UniRai....
Certa politica fa veramente sorridere: da un lato si accusa Stellantis (o gli Elkann se preferite) di delocalizzare; poi però Giorgia Meloni va a delocalizzare i Cpr in Albania, regalando così centinaia di milioni di euro (e relativi posti di lavoro) alle ditte albanesi. Tutti soldi (e posti di lavoro) che sarebbe stato meglio restassero in Italia. Perché se proprio li vuoi fare i Cpr, falli in Italia. Almeno avrebbero lavorato aziende e cittadini italiani. E lo Stato avrebbe pure risparmiato.
Sarà per un caso di organizzazione di agende, ma di fatto è la Lega in Sardegna a dare lo start ai 30 giorni effettivi utili a convincere i sardi a votare per Paolo Truzzu, candidato di Fdi. Proprio il Carroccio, che puntava sull'uscente Christian Solinas - segretario degli alleati di ferro sardisti - e che ora rivendica un credito nei confronti di Fdi e Forza Italia, da spendere magari in Basilicata: "Se il metodo dei rapporti di forza e delle percentuali vale per la Sardegna, deve valere per tutte le Regioni", ha ribadito il numero due della Lega Andrea Crippa. Ed è per un problema di agende, da quanto fanno sapere gli staff, che non solo il candidato del centrodestra Paolo Truzzu non potrà essere presente, per un calendario elettorale fitto che ha già subito variazioni per la scomparsa di Gigi Riva, ma non si riuscirà probabilmente nemmeno a organizzare un incontro privato tra lui e il leader del Carroccio, tempi troppo stretti. Solo coincidenze? Ah saperlo....
“Il 7 febbraio un sit-in a Roma sotto la sede Rai di viale Mazzini in difesa dell’autonomia professionale dei giornalisti, del pluralismo e della libertà. Sono invitati i cittadini, i liberi giornalisti, le associazioni, i comitati e i sindacati.” Lo annuncia il sindacato Unirai, liberi giornalisti Rai. “Basta ingerenze da parte di quei politici – continua Unirai - che, onnipresenti in Tg e programmi, pretendono di mettere mano a scalette e sommari mortificando il lavoro quotidiano di molti colleghi".
A questo punto viene da chiedersi se il monito di UniRai sia rivolto a tutte le forze politiche e a tutti i politici (quelli "onnipresenti in Tg e programmi" vanno da destra a sinistra passando per il centro senza soluzione di continuità). Oppure no?
Ai piani alti di Viale Mazzini non è stata gradita la decisione di Amadeus di cancellare la storica giuria demoscopica, sostituendola con la giuria delle radio. Tra l’altro, leggendo il regolamento delle passate edizioni del Festival, le radio hanno sempre votato e quindi non se ne comprende la novità annunciata. Ma i mugugni che arrivano dal “sesto piano” sono di altro tipo. Nei corridoi si dice che bisogno c’era di eliminare proprio la giuria popolare che oltre a rappresentare la storia di Sanremo ha dato un’identità alla competizione canora? Da sempre il termine “giuria demoscopica” è sinonimo del Festival. Non c’è altro utilizzo di queste due parole insieme. A pensare male si fa peccato ma spesso si indovina e qualcuno citando Andreotti dice che la demoscopica era l’unica giuria libera dagli interessi di parte. Infatti il televoto nella realtà è un teletifo, votano solo le truppe organizzate dei fans, mentre le radio, per l’attività che svolgono, sono le più “sensibili” alle pressioni delle case discografiche. Le lobby non sono presenti solo in parlamento. La giuria popolare, invece, era anonima e non essendo presente a Sanremo non poteva entrare in contatto con le pressioni di chi ha un interesse di parte....
Nella puntata di domenica 28 agosto Fabio Fazio ha annunciato la partenza di un nuovo settimanale di tvsat2000 la tv delle conferenza episcopale condotto dallo storico volto Rai Antonio di Bella da poco in pensione . Siamo in grado di rivelare qualche particolare in più. Sarà un settimanale di attualità interna e internazionale della durata di trenta minuti alle 20.50 del mercoledì . Esordio mercoledì 6 marzo. L'iniziativa è del direttore di Tvsat Vincenzo Morgante per far conoscere una emittente di ottima qualità ma con numeri ancora bassa di audience. Appuntamento sul canale 28.