Manovra 2024, ok del Senato con 112 si, 76 no e 3 astenuti: dalle pensioni ai benefit fino al cuneo, TESTO e MISURE. Protesta M5S in Aula

Passato Natale sarà la volta della Camera, a partire dal 28 dicembre, ci sarà il via all'iter che porterà all'approvazione definitiva

Alla fine la fiducia è arrivata. Il senato dà l'okay sul maxiemendamento interamente sostitutivo della prima sezione della Manovra: isono stati 112, mentre i no 76 e gli astenuti 3. Passato Natale sarà la volta della Camera, a partire dal 28 dicembre, per un iter che porterà, probabilmente, all'approvazione definitiva del provvedimento prima di Capodanno.

Manovra 2024, ok del Senato con 112 si, 76 no e 3 astenuti

Il Senato ha dato il via libera alla Manovra 2024. Tra gli emendamenti approvati ci sono le pensioni dei medici, maestri, dipendenti degli enti locali, e della giustizia amministrativa; la rimodulazione delle risorse a disposizione per il progetto del Ponte sullo Stretto; risorse aggiuntive per gli stipendi delle forze armate e delle forze dell'ordine; fondi per gli enti locali anche in ragione delle variazioni intervenute sulle aliquote Irpef.

Il 29 dicembre alla Camera

La Legge di bilancio sarà poi trasmessa alla Camera nel pomeriggio e sarà esaminata dal 28 dicembre. Il giorno successivo sarà in Aula e il voto finale si terrà il 29 dicembre intorno alle 19, preceduto dalle dichiarazioni di voto a partire dalle 17. A Montecitorio il governo non porrà la fiducia: "Abbiamo raggiunto con l'opposizione un buon accordo: hanno chiesto di non porre la fiducia a fronte della garanzia di una discussione ordinata e regolata su alcuni emendamenti ed ordini del giorno", ha spiegato nei giorni scorsi il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. Gli emendamenti che presentati dall'opposizione dovrebbero essere una sessantina.

Protesta dei 5 Stelle al Senato: “Gasparri querelaci tutti”

Al termine dell'intervento del capogruppo Stefano Patuanelli, durante le dichiarazioni di voto, i senatori  M5S hanno sollevato cartelli con la scritta "Gasparri querelaci tutti" nell'Aula di  Palazzo Madama. "L'obiettivo è sollevare l'attenzione  sul comportamento del capogruppo di Forza Italia, Maurizio Gasparri, che ha minacciato  querele a fini intimidatori nei confronti degli esponenti M5S che in questi giorni  hanno commentato il caso che lo vede coinvolto, sollevato da alcune inchieste  giornalistiche per il suo ruolo di presidente di una società che si occupa di  cybersecurity. Proprio ieri la Giunta per le elezioni si è espressa a maggioranza  ritenendo che non ci sia incompatibilità tra il suo ruolo di parlamentare e quello di  presidente e referente per i rapporti istituzionali della società Cyberealm. Una  vergogna assoluta che continueremo a denunciare in ogni sede", si legge nella nota dei pentastellati.

Salvini: "Molto soddisfatto" della manovra

"Sono molto soddisfatto". Questo il commento del vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, interpellato dai media sulla manovra in Transatlantico al Senato. Un commento rapido e positivo in merito al risultato di questa mattina. 

Renzi: "No convinto, è falsa, sbagliata e sovranista"

"Voteremo convintamente contro la vostra Manovra per tre ragioni: la Manovra si basa su un assunto falso, sarebbe un falso di bilancio; in secondo luogo è una legge sbagliata e, terzo, tradisce una visione dell'Europa e del mondo diametralmente opposta alla nostra e cioè sovranista e populista", ha detto il senatore di Italia viva, Matteo Renzi, nella dichiarazione di voto.

Conte: “Logica lacrime e sangue, nulla per ceto medio e imprese”

Questa è la seconda legge di Bilancio, siamo nella logica lacrime e sangue. Affrontiamo in modo consapevole e da parte del governo di Giorgia Meloni un disastro economico. Non abbiamo fatto nulla in questa legge di bilancio per venire incontro alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione”. Così il presidente del M5S, Giuseppe Conte. “Dal primo gennaio – ha aggiunto – 400mila nuclei familiari, certificato dalla Caritas, saranno privi di qualsiasi sussidio. Erano i famosi fannulloni e divanisti contro cui purtroppo si è scagliato questo governo. Sicuramente, il risultato è stato perseguito: sta aumentando la povertà. Il ceto medio non riceverà assolutamente nulla, si ritrova solo con il caro bollette, caro energia, caro mutui e caro inflazione. Per non parlare delle imprese, io non ricordo una legge di Bilancio in cui non c’è un solo euro per favorire i piccoli artigiani, le piccole imprese che di solito hanno sempre avuto, non solo con me, delle agevolazioni. Nulla di nulla”.