Fiumicino, consigliera comunale sarda attaccata in aula: «Torna in Barbagia»

Il sindaco di Fiumicino Mario Baccini (un passato da ministro, deputato e senatore) non ha fatto sapere cosa intende fare in proposito

«Tornatene in Barbagia»: questo l’invito-insulto rivolto nell’aula del consiglio comunale di Fiumicino dai banchi della Giunta alla rappresentante d’opposizione Pierpaola Meloni, nata e cresciuta a Cuglieri, trasferita da 20 anni nel centro laziale, dove gestisce un’attività commerciale. 

A raccontare l’episodio, scrive l'Unione Sarda che ha dato ampio risalto alla vicenda, è la stessa Meloni: «Stavamo discutendo il documento unico di programmazione», spiega Meloni, «osteggiato dalla nostra opposizione con ben 175 emendamenti che hanno tenuto la maggioranza in aula fino alle tre di notte. Durante la seduta è successo tuttavia l’impensabile, con il nervosismo che ha preso il sopravvento, in quella che doveva essere una discussione democratica e civile». 

Come documentato anche dalle registrazioni video,  da parte dell’assessora alla cultura Valentina Torresi è partito l’affondo: «Tornatene in Barbagia». Un “invito”, nel rispetto del più classico dei cliché, arrivato dopo che Meloni era intervenuta promuovendo un percorso di street art, citando come modello anche Orgosolo e i murales.

Pure il sindaco Mario Baccini (un passato da ministro, deputato e senatore), contattato telefonicamente per chiedere se intenda solidarizzare o scusarsi taglia corto: «Scuse ai sardi? Non ho avuto modo di sentire questo passaggio in aula. La seduta era intensa e non posso avere un giudizio completo». 

Allora Meloni precisa: «Non cerco delle scuse alla mia persona, ma ai sardi: a loro è stato mancato di rispetto. L’assessora Torresi dovrebbe conoscere appieno la Barbagia e la sua meravigliosa gente prima di spendere questi giudizi. Nel 2023 essere ancora a questi livelli è assurdo. Chiederò delle scuse ufficiali nel prossimo consiglio comunale. La misura è colma».