Patto di stabilità, blitz di Francia e Germania: “Accordo al 100%”, ma l’Italia frena: “Trattative ancora in corso”

Parigi e Berlino si sono portate avanti nelle trattative con una cena tra il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, e l’omologo tedesco, Christian Lindner


Sul Patto di stabilità l’asse tra Francia e Germania è saldo. Parigi e Berlino, con un blitz, hanno annunciato di essere “esattamente sulla stessa linea” e di aver raggiunto un “accordo al 100%”. L’Italia, però, frena in attesa del vertice straordinario dell’Ecofin in programma nel pomeriggio di oggi, mercoledì 20 dicembre.

Francia e Germania si sono portate avanti nelle trattative per il Patto di stabilità con una cena tra il ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire, e l'omologo delle Finanze tedesco, Christian Lindner. Una convergenza che mette ulteriore pressione all’Italia nonostante le rassicuranti dichiarazioni.

In particolare, Le Maire ha riferito di aver sentito il ministro Giancarlo Giorgetti: “Abbiamo lavorato molto con i nostri amici italiani. Penso che siamo esattamente sulla stessa linea con l'Italia ed è anche un’ottima notizia che la Francia, la Germania e l'Italia siano finalmente allineate”. Da Roma, però, non arrivano conferme né smentite.

Patto di stabilità, blitz di Francia e Germania: “Accordo al 100%”, ma l’Italia frena: “Trattative ancora in corso”

L’ultimo vertice dell’8 dicembre, quello avrebbe dovuto essere decisivo, si è concluso con un nulla di fatto: la Francia era riuscita a far convergere i tedeschi su una fase transitoria nei percorsi di aggiustamento del deficit dello 0,5% annuo che tenesse conto degli interessi pagati per le spese nei settori strategici per l'Ue (difesa, transizione verde e digitale) per un periodo di tre anni (2025, 2026 e 2027). “Un passo nella giusta direzione” giudicato positivamente da Giorgetti, ma non ancora sufficiente. 

Parigi è sbilanciata al sostegno degli investimenti, mentre Berlino impone il rigore dei conti pubblici

Sul tavolo ci sono i conti pubblici, il dovere di accelerare la riduzione del debito e ridurre i deficit. Ora si tratta, i grandi Paesi dell'Europa dovranno allinearsi per estendere l'accordo al resto dei paesi Ue. Se da un lato la Francia è sbilanciata al sostegno degli investimenti, dall'altro la Germania impone il rigore dei conti pubblici. L'Italia, dunque, dovrà trovare il proprio spazio. Stando alle parole di Lindner le premesse ci sono, le distanze ( manifestate soltanto qualche giorno fa dalla premier Giorgia Meloni dopo l'incontro con Emmanuel Macron) si sarebbero accorciate.