Atreju, Musk: "Non importate in Europa il virus Usa del woke mind e gender fluid, portano a guerra civile mentale e odio"

L’imprenditore sudafricano Elon Musk ha preso parte all’evento Atreju, che s’è tenuto a Roma nei giorni scorsi. Dal palco ha lanciato dei messaggi profondi riguardo l’immigrazione, la natalità e la crisi climatica

Ospite d’eccezione alla manifestazione politica giovanile della destra italiana Atreju, che si tiene ogni anno dal 1998, Elon Musk è arrivato sul palco insieme al figlioletto ed è stato accolto con entusiasmo.

Nel corso del suo intervento, ha affrontato vari temi, legati all’ambientalismo, immigrazione e natalità. Inoltre, ha sottolineato un aspetto importante relativo al ‘virus mentale woke non deve essere importato dagli Stati Uniti’.

Il virus mentale woke "consiste nel portare avanti politiche identitarie molto divisive, che peggiorano - secondo Musk - il razzismo, il sessismo e tutti gli -ismi. Divide le persone e le fa odiare a vicenda, ed è anti-meritocratico. Le persone devono avere successo in base al lavoro che fanno, non se sono uomini o donne o in base alla loro razza. Non è un messaggio d'amore, ma di odio. Non c'è nessun divertimento nel virus mentale ‘woke': non celebra nulla, vuole solo condannare e rimproverare, è malvagio”. Poi ha fatto un esempio: "Disney è la compagnia più woke al mondo – afferma Musk -. Penso che Walt Disney si rivolti nella tomba. Lui voleva portare gioia alle persone, ma ora Disney è profondamente infettata dal virus woke".

Elon Musk: "Importante avere figli e creare una nuova generazione"

"È importante avere figli - ha spiegato Musk parlando della natalità - e creare una nuova generazione. Per quanto suoni semplice, se le persone non fanno figli non c'è una nuova generazione. Sono molto a favore dell'espansione dell'umanità, sulla Terra e oltre, ma per progredire la civiltà umana servono umani".

Una crisi che non riguarda solo l’Italia: “Guardo i tassi di nascita ed è un po' deprimente, sembra che scendano ogni anno. Ora sono circa a metà del tasso di sostituzione, vuol dire che la popolazione sta calando rapidamente. Se non facciamo figli, la popolazione sparirà. L'Italia – conclude Musk - è un ottimo Paese per investire, io mi preoccupo per i tassi di nascita molto bassi. Se una compagnia vuole investire qua si deve chiedere: ci saranno abbastanza persone per lavorare?".

Immigrazione, la posizione di Elon Musk 

Durante il colloquio con Nicola Porro è stato affrontato anche l’argomento immigrazione. "Non si può dipendere dagli altri Paesi – afferma Musk -. In più non vogliamo che l'Italia, la Francia, il Giappone spariscano con le loro culture, bisogna mantenere un'identità culturale. Cos'è l'Italia? Ci sono gli edifici, certo, ma l'Italia è il popolo italiano".

Musk conclude il suo discorso soffermandosi sul ruolo degli immigrati. "Sono molto a favore dell'immigrazione legale, bisogna accogliere chi ha voglia di lavorare e di migliorare il Paese. Quindi è buono che ci sia immigrazione legale. Ma se è illegale, e senza filtro, come sai chi entra? Il mio punto è: miglioreranno il Paese, saranno utili all'economia, ammirano la cultura? Allora ottimo. Non sto dicendo che tutti gli immigrati illegali sono un male, probabilmente alcuni di loro sono buoni, ma non si può sapere se non c'è un procedimento chiaro".

Crisi climatica, Musk: "Un'esagerazione” 

L’imprenditore, patron di Tesla e X, dal palco di Atreju, lancia un messaggio riguardo la crisi climatica: "Io sono uno dei più grandi ambientalisti, sono uno di quelli che ha fatto di più: non ho parlato, ho agito. Ma oggi una parte del movimento ambientalista è andata troppo oltre, e si inizia a considerare l'umanità qualcosa di brutto, che mette in pericolo la Terra. Che è una follia".

“Prendiamo miliardi di tonnellate di carbonio dalla Terra e le trasferiamo all'atmosfera e agli oceani. Se lo fai abbastanza a lungo, arriva il cambiamento climatico. Penso che sia una preoccupazione per il lungo termine, ma è esagerato per il breve termine".

Cambiamento climatico? Musk conclude: "Non distruggerà l'umanità, creerà delle difficoltà in più. Il mio messaggio è più ragionevole e pragmatico: non bisogna demonizzare petrolio e gas, in questo momento sono utili, se gradualmente avremo bisogno di un sistema più sostenibile lo avremo. Non dovremmo avere paura del futuro, ma avere speranza, essere eccitati per il futuro".