Ranucci in commissione Vigilanza Rai, la destra: "Attacchi politici e ideologismo", Conte: "No al bavaglio al giornalismo d’inchiesta”
Il giornalista e conduttore ha ricordato che Report "da 27 anni è un marchio prestigioso e inossidabile della Rai"
Sigfrido Ranucci è stato ascoltato durante la commissione Vigilanza Rai. Un'audizione molto accesa, con la maggioranza che si è sfogata con il giornalista e conduttore, accusandolo di " preferire un giornalismo di teorema, con attacchi politici di matrice ideologica”. Nel mezzo c'è stato anche lo show di Gasparri, che prima ha tirato fuori un cognac e poi una carota. Prima dell'audizione, invece, il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha partecipato alla manifestazione proposta da “Articolo 21” per "difendere il giornalismo d'inchiesta".
Ranucci in commissione vigilanza Rai
Sigfrido Ranucci è stato ascoltato durante la commissione Vigilanza Rai. Un'audizione molto accesa, con la maggioranza che si è sfogata con il giornalista e conduttore, accusandolo di "preferire un giornalismo di teorema, con attacchi politici di matrice ideologica”. Durante uno dei suoi interventi, Ranucci ha voluto ricordare che Report "da 27 anni è un marchio prestigioso e inossidabile della Rai e che ha realizzato numerosi scoop nazionali e internazionali".
La destra: "Attacchi politici e ideologismo"
Durante gli interventi, la maggioranza ha accusato Sigfrido Ranucci di preferire "un giornalismo di teorema, con attacchi politici di matrice ideologica" all'interno del suo Report. Le parole sono di Francesco Filini, capogruppo di Fratelli d’Italia. Il focus è la puntata dedicata al presidente del Senato, Ignazio La Russa. "Dov’era l’inchiesta nel servizio giornalistico riservato alla seconda carica dello Stato?", ha chiesto il capogruppo Filini. "C’era un abbondante uso del condizionale e strani collegamenti tra familiari defunti e Cosa Nostra. Una cosa abbastanza grave". Subito dopo ha preso parola Maurizio Gasparri, che prima ha ironizzato sulla manifestazione di Articolo 21 e poi si è rivolto a Paolo Corsini, chiedendogli cosa ne pensasse di questo modo di fare giornalismo: "Lei che pensa dei telefiguranti, messi di spalle, come il presunto parlamentare di Forza Italia? Poi c’è il telericiclo, come l’inchiesta su Urso andata in onda decine di volte”. Nel mezzo, l'esponente di Forza Italia, ha tirato fuori una bottiglietta di cognac sul proprio banco: "Qualora ne avesse bisogno per farsi coraggio, qui non siamo al patibolo".