Armi all'Ucraina, dopo Usa e Regno Unito anche l'Italia si 'defila', Crosetto: "Non abbiamo risorse illimitate"

Il ministro della Difesa Crosetto lancia il monito: "Su aiuti antiaerea non c'è molto altro spazio. Non abbiamo risorse illimitate". Si allarga il fronte contro Kiev

Ungheria, Polonia, Slovacchia, Usa (Pentagono), Regno Unito e adesso l'Italia. Il fronte anti-Ucraina sembra arricchirsi letteralmente ogni giorno di più. Dopo i primi scricchiolii creati da Varsavia, dovuti alle tensioni sul grano e l'elezione a premier slovacco di Robert Fico, anche Paesi più grossi come Usa e Regno Unito avevano espresso dubbi sul continuare o meno il loro sostegno a Kiev. Dubbi dovuti al fatto che sostanzialmente le munizioni ed i fondi sono finiti visto che Zelensky come ha ricordato Musk "chiede aiuti ogni 5 minuti". Ed anche l'Italia, che sta preparando l'ottavo pacchetto di armi, si 'defila'.

Armi all'Ucraina, dopo Usa e Regno Unito anche l'Italia si 'defila', Crosetto: "Non abbiamo risorse illimitate"

E così arriva il monito del ministro della difesa Guido Crosetto, che sulle armi da inviare all'Ucraina, dice: "Su aiuti antiaerea non c'è molto altro spazio. Non abbiamo risorse illimitate. Quando si parla di forniture all'Ucraina ci sono due aspetti: uno politico e poi c'è la parte tecnica, per vedere cosa si è in grado di dare senza mettere in pericolo la necessità di preservare una Difesa italiana sempre. C'è una continua richiesta da parte ucraina di aiuti, bisogna verificare ciò che noi siamo in grado di dare rispetto a ciò che a loro servirebbe: la disponibilità dell'ottavo pacchetto c'è, ma per ora è soltanto una dichiarazione di intenti".

L'ottavo pacchetto di "aiuti" però come spesso succede in questi casi, 's'ha da fare'. E tutto verrà messo a posto entro la fine dell'anno. "L'Italia ha fatto molto, – dichiara Crosetto – ha puntato molto sui sistemi di difesa antiaerea per fermare gli attacchi che vanno sulle infrastrutture civili ed energetiche, sulle città, sulle scuole. Il problema è che non hai risorse illimitate. E da quel punto di vista l'Italia ha fatto quasi tutto ciò che poteva fare, non esiste molto ulteriore spazio".

Un tema già espresso dal Pentagono, che di recente ha lanciato il monito alla Casa Bianca: "I fondi per Kiev stanno per finire". Stessa cosa fatta da un alto funzionario del Regno Unito, il quale ha svelato come Londra abbia "concesso tutto quello che poteva concedere". Su questo punto però, il premier Sunak quest'oggi ci ha tenuto a ribadire: "Dare a Kiev armi per finire il lavoro". In poche parole, il 'cessate il fuoco' può aspettare.