Morte Napolitano, toccata e fuga di Meloni alla camera ardente. La premier preoccupata: Mattarella pronto a chiedere il passo indietro di Daniela Santanchè - ESCLUSIVA

Meloni non ha mai amato (eufemismo) la figura di Giorgio Napolitano a cui chiese anche le dimissioni da senatore a vita. La premier alle prese con il caso Santanchè: Mattarella è pronto a chiederne le dimissioni

È durato veramente poco stamattina l'omaggio alla camera ardente della presidente del Consiglio Giorgia Meloni all'ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. All'interno di Fratelli d'Italia non hanno mai particolarmente amato il "presidente rosso" ed anche in questi giorni si preferisce ricordare il Napolitano del "golpe bianco" (a un anno dalla fine del suo secondo mandato Giorgia Meloni non esitò a definirlo un "oligarca contro il popolo" chiedendone addirittura le dimissioni da senatore a vita) piuttosto che lo statista che salvò l'Italia dalla troika. Perché di questo si tratta: se non fosse arrivato Mario Monti l'Europa avrebbe imposto al paese la troika con perdita di sovranità nazionale. Esattamente come accaduto in Grecia.

Ma in queste ore dalle parti di Fratelli d'Italia si guarda con preoccupazione all'altro inquilino del Colle, quello attuale, Sergio Mattarella. A palazzo Chigi temono che nei prossimi giorni il colle gli presenti il conto facendogli sapere che sarebbe meglio se Daniela Santanchè lasciasse l'incarico di ministro. Si parla anche di una possibile chiamata al colle per Giorgia Meloni proprio per discutere la faccenda. Le ultime vicende, hanno lasciato il segno tra gli uomini del Colle in particolare dopo che la procura di Milano ha rigettato la proposta di concordato con i creditori. E il capo dello Stato, giova sempre ricordarlo, è il presidente del Consiglio superiore della magistratura. Un ruolo che impone delle scelte.


Che farà ora Giorgia Meloni? Se lo chiedono in molti ma stavolta non si tratta soltanto della solita stampa di sinistra.