Museo egizio di Torino, Andrea Crippa (Lega) e la chiamata fake al call center nel 2018: "Razzisti verso italiani e cristiani" - VIDEO
Andrea Crippa, allora leader dei Giovani Padani, inscenava un video fake che aveva come oggetto le promozioni del Museo Egizio. Era il gennaio 2018, piena campagna elettorale
In questi giorni il vice segretario della Lega Andrea Crippa è tornato all'attacco di Christian Greco, direttore del museo egizio di Torino. Il motivo? Una promozione "2x1" che il museo aveva adottato per acquisire nuovi fruitori. Un'originale campagna di marketing di 3 mesi (da dicembre 2016 a marzo 2017) che fruttò tante visite al Museo, realizzata per chi parlava lingua araba.
Museo egizio di Torino, Andrea Crippa (Lega) e la chiamata fake al call center nel 2018
Un video fake. Costruito ad arte e pubblicato su Facebook per screditare il museo Egizio che in quel momento stava andando alla grande anche grazie alla promozione "due biglietti al prezzo di uno per chi parla la lingua araba". Gennaio 2018, piena campagna elettorale e politiche alle porte. Due mesi più tardi la Lega raggiunse il 17% ed andò al governo assieme al M5s. Crippa era il leader dei Giovani Padani ed in quel periodo si riprendeva mentre fingeva di fare una telefonata in vivavoce al museo Egizio, postando il montaggio sui social.
Nel video chiede informazioni su agevolazioni in corso, cercando di innescare una polemica con un finto centralinista. L'attuale vice segretario del Carroccio accusa gli organizzatori di una discriminazione "a rovescio". Un po' come ha fatto pochi giorni fa accusando l'attuale direttore di essere "razzista contro gli italiani", proprio ricordando quell'episodio. E poi condivide su Facebook con tanto di frase a corredo: "Al museo Egizio ingressi gratuiti. E gli italiani? Pagano?". E ancora: "Facciamogli sentire cosa ne pensiamo. Questo è il loro numero".
Da quel momento partiranno le chiamate al centralino del museo che per giorni riceverà insulti e minacce. E poi il monito: "I soldi di tutti i cittadini italiani sono stati utilizzati per le agevolazioni sugli ingressi in favore di soggetti di origine o cultura araba", anche se la Fondazione non riceve alcun finanziamento dallo Stato.
Andrea Crippa e la vicenda del Museo Egizio davanti ai giudici
La vicenda finisce davanti ai giudici e Andrea Crippa viene condannato a un risarcimento danni di quindici mila euro in primo grado. La sezione civile del Tribunale di Torino gli aveva anche ordinato la rimozione del video dai social e inibito un’ulteriore diffusione e condivisione. I giudici spiegavano come l'iniziativa di Crippa "incitasse all'odio", pensata per "spingere all’intolleranza con modalità tali da propagarsi in modo efficace".
La Corte d’appello civile ribaltò la sentenza sostenendo come sì, il video fosse falso, ma quella iniziativa rientrava nella "libera espressione del diritto di critica politica, momento storico peculiare". Se qualcun altro ha esagerato, la colpa non era del leghista.