Ufficio stampa Meloni, Maria Latella al posto di Sechi: un'ipotesi insidiata dall'ex AN Alfano - RUMOR
Maria Latella possibile sostituta di Sechi alla guida dell'ufficio stampa di Meloni. Se confermato, gestirebbe la comunicazione con Fazzolari e Iannone, ma non mancano dubbi in merito, in particolare per la presa di quota dell'ex AN Alfano
Continua il toto nomine attorno all'ufficio stampa del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Dopo l'esperienza, apparentemente più fredda del previsto, di Mario Sechi, nominato in marzo e da settembre alla guida di Libero Quotidiano come direttore responsabile, era stato più volte nominato Giovanbattista Fazzolari, fedelissimo della premier e per alcune settimane dato come certo nuovo vertice dell'ufficio stampa di Palazzo Chigi. Agli inizi di agosto, il 5, il sottosegretario era stato tuttavia nominato coordinatore dell'ufficio stampa, carica che andrà ad assumere a partire da settembre. Ruolo di grande rilevanza, certamente, ma non di vertice. Almeno sulla carta.
Vertice ufficio stampa Meloni, spunta il nome Latella ma non mancano i dubbi
Un distinguo importante, considerando la fiducia della premier nei confronti del sottosegretario. L'ipotesi è che al "defilato Fazzolari" potrebbero essere affidate le questioni di maggior rilevanza strategica, e per diretto corollario più delicate, lasciando all'attuale addetta stampa Giovanna Iannello la "quotidiana amministrazione". Si equilibrerebbero così due dei tre vertici su cui poggia il funzionamento della comunicazione della Presidenza del Consiglio. Continuando però a lasciare scoperto quello forse più importante, ancora per poche ore incarnato in Sechi.
Voci, per adesso, sembrerebbero quindi avanzare un nome che a detta di alcuni potrebbe risolvere il vuoto che l'approdo di Sechi a via Majno 42 a Milano provocherà: quello della giornalista, conduttrice televisiva e scrittrice Maria Latella. Penna di grande esperienza e numerosi, numerosissimi, contatti, Latella può portare in dote un'intervista alla Premier, quella al festival dell'Economia di Trento del 26 maggio scorso, da alcuni definita particolarmente "amichevole".
Una tesi che, nonostante non manchi di sostenitori (le capacità della 66enne reggina sono fuori discussione), sembra tuttavia pendere a favore di chi ad una Latella capo dell'Ufficio Stampa Meloni crede poco. Peserebbero alcune divergenze politiche tra le due donne (apparentemente ininfluenti sul reciproco apprezzamento personale) oltre che quello che viene da alcuni definito presunto "protagonismo" della giornalista, caratteristica non ricercata nel comparto comunicazione di una premier i cui rapporti con i giornalisti non sembrano essere sbocciati in intensità e volume.
Secondo ulteriori ipotesi, non a caso, Palazzo Chigi non avrebbe particolare fretta a trovare un sostituto di Sechi: la sbilanciata diarchia Fazzolari-Iannone potrebbe essere sufficiente a tenere in piedi i traballanti rapporti con la stampa, lasciando per il momento vacante il posto al vertice dell'ufficio stampa. Non solo, ma sul cammino di Latella verso il vertice dell'ufficio stampa della presidenza del Consiglio, ci sarebbe anche un altro ostacolo: Fabrizio Alfano. Non sono poche le voci di quanti ritengono l'ex portavoce di Gianfranco Fini ai tempi della presidenza della Camera dei Deputati un nome altrettanto, se non più, papabile di quello della giornalista.