Legge contro propaganda fascista, Schlein se ne inventa un'altra: pensa di stare negli anni '30?
L'antifascismo in assenza di fascismo a sinistra e l'anticomunismo in assenza di comunismo a destra sono i due strumenti principali di legittimazione della odierna civiltà totalitaria dei mercati
E adesso Elly Schlein vuole proporre una legge contro la propaganda fascista. Come se il fascismo fosse il problema del nostro paese oggi. Il fascismo per fortuna ha smesso di esistere più di 70 anni fa. Sacrosanto in presenza del fascismo, l'antifascismo diventa oggi semplicemente un patetico strumento di legittimazione della civiltà dei consumi e di sopravvivenza delle sinistre che hanno abbandonato l'anticapitalismo e dunque hanno perduto ogni ragione di esistere diventando semplicemente parti organiche della civiltà dei mercati. Più precisamente, le sinistre sono antifasciste in assenza di fascismo per non dover essere anticapitaliste in presenza di capitalismo. L'antifascismo in assenza di fascismo a sinistra e l'anticomunismo in assenza di comunismo a destra sono i due strumenti principali di legittimazione della odierna civiltà totalitaria dei mercati. D'altro canto, l'antifascismo oggi permette di attivare un dispositivo ideologico di questo tipo: la società così com'è, quella dell'alienazione integrale e dello sfruttamento capitalistico, viene presentata come compimento della democrazia che deve essere difeso dal ritorno sempre in agguato del fascismo, a sua volta identificato con tutto ciò che possa mettere a repentaglio la tenuta della civiltà neoliberale. Così le sinistre sono divenute le guardie fucsia dell'ordine neoliberale, rivelandosi perfettamente complementari alle destre neoliberali. Come non mi stanco di ripetere, se la sinistra smette di interessarsi a Marx e all'anticapitalismo, bisogna smettere di interessarsi alle sinistre per continuare con Marx e con l'anticapitalismo.
Di Diego Fusaro.