Caro voli, Urso attacca Ryanair: "Insofferente a regole di mercato, sanzionata 11 volte da autorità concorrenza"

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso risponde alle accuse di Ryanair, che sul tema del decreto contro il caro voli aveva parlato di "misura sovietica"

Un provvedimento, il cosiddetto decreto contro il caro voli, fortemente voluto dal governo per favorire il trasporto aereo in quelle regioni del Paese, Sicilia e Sardegna, che per propria condizione morfologica, essendo isole, sono maggiormente predisposte a farne uso. Misura considerata di buon senso ai fini della tutela del cittadino e del consumatore, secondo il Ministro delle Imprese e  del Made in Italy Adolfo Urso, con la quale l'esecutivo intende mettere una stretta alle tariffe di tutte le compagnie aeree in arrivo o in partenza dalle due isole citate. Proposta, questa, accolta con particolare freddezza da Ryanair.

Scontro Ryanair-Urso su decreto contro il caro voli

Eddie Wilson, Ad della compagnia aerea low cost  irlandese, si era scagliato ieri, mercoledì 9 agosto, contro il decreto, arrivando a definirlo addirittura una "misura sovietica": "Si tratta di una proposta ridicola ed illegale, che interferisce con le leggi del libero mercato secondo le norme Ue: è una roba populista e di stampo sovietico. In pratica, da cancellare". 

Non si è fatta attendere la risposta del vertice del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, affidata ad una breve intervista riportata oggi, giovedì 10 agosto, da Tgcom 24. Replica il Ministro: "Ryanair negli anni ha manifestato una certa insofferenza alle regole del mercato. È stata sanzionata 11 volte negli ultimi anni dall'autorità per la concorrenza e il mercato". Urso ha quindi continuato: "Il mercato non è un far west: Ryanair ha bisogno di buoni consiglieri di diritto commerciale, di qualcuno che si intenda di concorrenza, mercato e diritti dei cittadini".

Il Ministro ha quindi controbattuto alle accuse di infrazione delle regole commerciali europee, assicurando invece come la misura tenda proprio al loro rispetto: "Sul caro voli siamo intervenuti secondo le regole europee. Nelle isole non vi è una alternativa di mercato adeguata. Lo Stato ha il dovere di intervenire quando il cittadino viene sottoposto a una azione che non risponde alle regole di mercato, ma che è contro queste regole e anche i diritti dei cittadini stessi".