Smart card vaccini Covid, De Luca e 5 funzionari dell’Unità di crisi campana indagati: danno da 3,7 mln €

A De Luca viene contestato il 25% del danno, pari a 928 mila euro. Coinvolti anche Italo Giulivo, Antonio Postiglione, Massimo Bisogno, Ugo Trama, Roberta Santaniello. "Spesa inutile"

In merito alla vicenda della smart card dei vaccini Covid, Vincenzo De Luca e cinque funzionari dell'Unità di crisi della Campania sono sotto la lente dell'attenzione della Corte dei conti che ha notificato loro un "invito a dedurre" che rappresenta l’avvio di una indagine contabile per un danno erariale di circa 3,7 milioni di euro. Il fatto riguarda le smart card regionali emesse prima del green pass, che servivano a certificare l'avvenuta vaccinazione in piena pandemia.

Smart card vaccini Covid, De Luca ed altri 5 indagati: danni per 3,7 mln di euro

A De Luca viene contestato il 25% del danno, pari a 928 mila euro. Oltre al governatore sono coinvolti Italo Giulivo, coordinatore dell'Unità di Crisi regionale per l'emergenza epidemiologica da Covid-19, Antonio Postiglione, membro e vice dell'Unità di crisi, Massimo Bisogno, Ugo Trama e Roberta Santaniello. Tutti e sei potranno essere ascoltati dai sostituti procuratori incaricati del procedimento e presentare memorie difensive a sostegno del loro operato.

L'invito a dedurre è simile ad un avviso di garanzia. Nel dettaglio, si intende "un atto con il quale, alla conclusione degli accertamenti, il pm contabile rappresentava al presunto responsabile gli elementi a sostegno dell'ipotesi accusatoria, raccolti nella fase istruttoria, invitandolo a depositare entro un termine non inferiore a 30 giorni eventuali memorie difensive o documentazioni o a richiedere l'audizione personale davanti allo stesso pubblico ministero".

Gl inquirenti hanno seguito la pista legata al caso delle centinaia di migliaia di smart card utilizzate in piena pandemia, carte destinate alle Asl che avrebbero dovuto garantire libertà di movimento ai cittadini dopo l'avvenuta vaccinazione e che avevano un funzione simile al green pass. Peccato che queste non furono più utilizzate proprio perchè il governo Conte introdusse in seguito la certificazione verde, finendo nel dimenticatoio. La decisione della giunta campana risale al febbraio 2021, e rappresentando secondo i sostituti procuratori generali Davide Vitale e Mauro Senatore "una spesa inutile".