Dress code in Parlamento, saltano obbligo cravatta e divieto sneakers, nuovo testo: "Abbigliamento scelto per ruoli"

Spetterà all'Ufficio di presidenza e al Collegio dei questori valutare l'eventuale dress code anche a Montecitorio, mentre al Senato la cravatta è già obbligatoria per gli uomini

Al momento, il regolamento riguardante l'abbigliamento decoroso per i politici nella Camera dei Deputati è stato sospeso. L'originale proposta presentata da Fratelli d'Italia, che includeva divieti di scarpe da ginnastica e l'obbligo per gli uomini di indossare sempre la cravatta, è stata riformulata. Ora, spetta all'Ufficio di presidenza e al Collegio dei questori valutare l'eventuale dress code anche a Montecitorio, mentre al Senato la cravatta è già obbligatoria per gli uomini.

Camera, salta il Dress code obbligo cravatta e divieto sneakers, nuovo testo: "Abbigliamento decoroso e consono"

Il nuovo testo del dress code presentato da Fratelli d'Italia è ancora più generico del precedente. Invita l'Ufficio di presidenza e il Collegio dei questori a valutare caso per caso e in base alle necessità l'abbigliamento più adeguato per tutti i dipendenti e visitatori della Camera. Questa proposta è stata approvata con 181 voti favorevoli e 100 contrari.

Durante la discussione alla Camera, il deputato del M5s, Riccardo Ricciardi, ha replicato duramente attaccando la maggioranza per la sua difesa del decoro, citando il caso Santanché e le accuse a Don Ciotti da parte di alcuni membri del governo. Ha sollevato interrogativi sulla definizione di decoro in un contesto in cui vengono prese decisioni che possono influenzare la vita di tante persone, come nel caso del reddito di cittadinanza.

Al contrario, la deputata della Lega, Simonetta Matone, che ha sottoscritto l'ordine del giorno, ha affermato che il rispetto per gli elettori passa anche attraverso l'abbigliamento adeguato. Ha sottolineato che le scarpe da ginnastica non sono adeguate per un luogo istituzionale come la Camera e ha affermato che si tratta di una mancanza di contegno.

D'altra parte, Benedetto Della Vedova di +Europa ha sottolineato che, sebbene sia appropriato un invito generale al contegno e al decoro, ritornare all'obbligo della cravatta sarebbe anacronistico. Ha sostenuto che una direttiva generale può essere sufficiente e che è importante evitare misure antiquate.