Caccia con arco e frecce, Liguria dà l'ok, cittadini e associazioni ambientaliste: "Una barbarie"

La decisione del Consiglio regionale ligure ha scatenato grandi proteste e indignazione, ed è stata anche lanciata una petizione online per abolire il provvedimento

Ora è ufficiale: la Regione Liguria ha approvato nella giornata di oggi l'emendamento, presentato dalla Lega, che consente la caccia alla selvaggina (cinghiali, cervi e capre) con l'utilizzo di arco e frecce. Una decisione però che non è affatto andata giù a molti cittadini e a diverse associazioni ambientaliste della zona, che hanno iniziato un fenomeno di "mailbombing" negli indirizzi mail dei consiglieri regionali e anche del Presidente ligure Giovanni Toti.

La Liguria approva la caccia con arco e frecce, ira di cittadini e associazioni ambientaliste: "Una barbarie"

Nella mail di protesta inviata ai rappresentati politici regionali, si esprime netto disappunto per una scelta che secondo i contestatori è una "barbarie legalizzata", ribadendo che "il mondo non è più nella preistoria, e che almeno qualche base di etica comune dovrebbe sussistere. Non si dovrebbe infliggere a nessuno della sofferenza non necessaria." Entrando poi nello specifico, i cittadini aggiungono nella mail che "i cacciatori con l'arco non sono tutti campioni olimpici ed è fin troppo facile ipotizzare situazioni con animali trafitti da una freccia che vagano e agonizzano anche per giorni. Con l'avvento di Internet poi, non è neanche difficile trovare documentazione fotografica sul punto. C'è un motivo, ed è la maggiore efficacia e precisione, per cui i moderni fucili hanno sostituito i vecchi archibugi, gli archibugi hanno sostituito le spade e le frecce, e le spade e le frecce hanno sostituito le clave. Fino a che punto di barbarie vogliamo tornare indietro nel tempo?".

Il lancio della petizione online

Oltre al già menzionato "mailbombing", i numerosi contestatori hanno anche lanciato una petizione online, che in poche ore ha già raccolto più di 500 firme, contro quella che definiscono una "proposta scellerata che favorirà una gratuita mattanza". Anche alcuni esponenti politici, prevalentemente del centro-sinistra, si sono fatti sentire già nelle ore immediatamente successive all'approvazione della proposta, come ad esempio il consigliere regionale Paolo Ugolini del Movimento 5 stelle, che ha commentato così la controversa normativa: "Come rilevato dall'associazione Gaia-Animali e Ambiente, l'uso delll'arco, seppur previsto come possibilità dalla norma nazionale, è un esercizio di pura crudeltà. Una barbarie di cui i consiglieri regionali che hanno votato l'emendamento saranno responsabili".