Alberto di Rubba, tesoriere della Lega condannato a 2 anni e 10 mesi per peculato, l’accusa: “800mila € pubblici per comprare un capannone”

La sentenza emessa dal gup di Milano Natalia Imarisio coinvolge anche l'ex revisore contabile Andrea Manzoni nella vicenda della Lombardia Film Commission

Il tesoriere della Lega, Alberto Di Rubba, recentemente nominato amministratore federale del partito, è stato condannato a due anni e dieci mesi di reclusione con l'interdizione perpetua dai pubblici uffici per peculato. La sentenza è stata pronunciata dal giudice per le indagini preliminari Natalia Imarisio nell'ambito dell'inchiesta sulla Lombardia Film Commission.

La condanna si inserisce nel contesto dell'indagine che ha coinvolto la Lombardia Film Commission, ente regionale diretto in passato da Di Rubba, e che ha già portato a una condanna per lui e per l'ex revisore contabile della Lega alla Camera, Andrea Manzoni.

Alberto di Rubba, tesoriere della Lega condannato a 2 anni e 10 mesi per peculato, l’accusa: “800mila € pubblici per comprare un capannone”

A metà giugno, l'aggiunto Eugenio Fusco e il pm Stefano Civardi avevano avanzato una nuova richiesta di condanna per Di Rubba nell'ambito di questa specifica inchiesta sulla Lombardia Film Commission. Per Manzoni, invece, il gup Natalia Imarisio ha deciso di rinviare a giudizio.

L'indagine condotta dalla Procura riguardava la compravendita di un capannone a Cormano, presumibilmente ad un prezzo gonfiato, effettuata dall'ente regionale Lombardia Film Commission. Il capannone è stato acquistato per 800.000 euro e all'epoca era sotto la direzione di Di Rubba. I fatti risalgono al 2017 e secondo l'accusa, i soldi pubblici spesi per tale operazione immobiliare sarebbero stati dirottati verso società legate a tre commercialisti, con una parte dei fondi che sarebbe finita anche in un conto in Svizzera.

Fin dall'inizio, l'accusa ha sostenuto che questo giro di denaro serviva per creare fondi destinati al partito. Una parte di tali fondi sarebbe stata utilizzata per operazioni immobiliari di lusso, come l'acquisto di due ville sul lago di Garda.

La sentenza emessa nei confronti di Alberto Di Rubba conferma le responsabilità dell'ex "tesoriere" della Lega nella gestione illecita dei fondi pubblici destinati alla Lombardia Film Commission