Figli coppie gay, la ministra Roccella: “Sanatoria per i figli nati con l’utero in affitto, la Corte di Strasburgo ci dà ragione”

La ministra Roccella propone sanatoria per bambini nati attraverso maternità surrogata, mentre a Milano si avvia un tavolo di confronto per il riconoscimento dei figli delle coppie dello stesso sesso e la creazione di un registro per le persone transessuali

La ministra alla Famiglia, Eugenia Roccella, ha sollevato la necessità di trovare una soluzione legale per i bambini nati fino ad oggi attraverso la pratica della maternità surrogata. La ministra ha indicato che una sorta di sanatoria potrebbe essere considerata una volta che sarà introdotta una nuova legge sulla perseguibilità dell'utero in affitto, sia per le pratiche effettuate in Italia che all'estero. Attualmente, la maternità surrogata è vietata in Italia, decisione pienamente supportata dalla ministra.

"Dovremo pensare a una sanatoria - ha spiegato - una volta che ci sarà la nuova legge per la perseguibilità dell'utero in affitto, anche per chi lo fa all'estero, visto che in Italia è già vietato per fortuna. Io penso che sia utile introdurre una soluzione legale che non sia un modo di aggirare le leggi per i bambini nati fin qui".

Figli coppie gay, la ministra Roccella: “Sanatoria per i figli nati con l’utero in affitto, la Corte di Strasburgo ci dà ragione”

Roccella ha anche sottolineato che le coppie omogenitoriali possono seguire la procedura adottiva, facendo riferimento alla stepchild adoption che, in passato, era stata richiesta in modo significativo. La ministra ha interrogato il cambiamento di prospettiva su questa procedura, sottolineando che non è discriminatoria. Tuttavia, alcune questioni riguardano le coppie dello stesso sesso che si trovano nel mezzo di una controversia legale riguardante il riconoscimento dei figli. Il Procuratore Valeria Sanzari, protagonista di una vicenda a Padova, ha suggerito che le coppie gay dovrebbero seguire l'istituto dell'adozione per ottenere il riconoscimento legale dei loro figli. Nonostante ciò, le mamme coinvolte nella vicenda di Padova hanno espresso la loro opposizione all'adozione, sottolineando che i loro figli sono nati all'interno di un matrimonio durato 14 anni.

La ministra Roccella ha anche affrontato il tema della maternità surrogata sui social media, condividendo un post su Facebook riguardante la bocciatura dei ricorsi presentati da alcune coppie italiane presso la Corte di Strasburgo. Le coppie avevano richiesto il riconoscimento legale degli atti di nascita dei loro bambini, avvenuti all'estero attraverso maternità surrogata. Secondo la Corte, le regole italiane sull'adozione avrebbero potuto garantire pienamente il rapporto dei bambini con il partner del genitore biologico, e le coppie non avrebbero fatto ricorso a questa opzione. "È quello che diciamo da tempo, soprattutto dopo le recenti sentenze della Cassazione e della Corte costituzionale in materia, eppure abbiamo dovuto subire molti attacchi e soprattutto ascoltare tante bugie sulla pelle dei bambini. Tutti i bambini in Italia hanno tutti i diritti, come sanno bene le mamme single e come oggi ancora una volta è stato riconosciuto in Europa".